Sanità Abruzzese. Rifondazione Comunista: «Disastro annunciato ed inevitabile. I responsabili si dimettano»
AVEZZANO – Un disastro annunciato ed inevitabile l’attuale crollo del sistema sanitario abruzzese. A sostenerlo sono le segreterie provinciale dell’Aquila e Marsicana di Rifondazione Comunista, con Silvano Di Pirro, e Vittoriano Baruffa, che sostengono come tutto sia iniziato con le politiche dei tagli, del favorire la sanità privata e con un neo liberismo tanto sfrenato quanto dannoso
Questa la nota di Rifondazione Comunista: «L’emergenza Covid-19 evidenzia, in modo drammatico soprattutto nei territori dell’aquilano e della Marsica, il fallimento delle politiche sanitarie regionali, di stampo neoliberiste, attuate dai governi di centrodestra e di centrosinistra.
Chiusura degli ospedali periferici, creazione di mega poli ospedalieri, smantellamento della medicina di base e territoriale e taglio sistematico del personale sanitario e dei posti letto, hanno prodotto il disastro al quale stiamo assistendo in questi giorni. Ospedali al collasso e intasati che non riescono a garantire cure mediche e assistenza sanitaria di base sia ai malati Covid-19 e sia ai pazienti affetti da altre patologie.
Bisogna intervenire immediatamente sugli ospedali dell’Aquila e di AVEZZANO dove si vive una situazione drammatica e critica. Aumentare spazi Covid-19, stanziare risorse finanziarie aggiuntive, assumere nuovo personale medico e paramedico e riconvertire gli ospedali di Pescina e di Tagliacozzo in centri accoglienza Covid-19. È una emergenza e come tale va affrontata con strumenti speciali, rapidi ed efficaci. Ma quello che si chiedono i cittadini abruzzesi è perché tutto questo non sia stato fatto nei mesi scorsi? Certamente ci sono dei responsabili di questo disastro dalle conseguenze pesantissime per i cittadini abruzzesi. L’assessore alla sanità della Regione Abruzzo e il manager della Asl1 devono dimettersi immediatamente!» La Segreteria Provinciale e la Segreteria Marsicana del Partito Rifondazione Comunista.