Sanità aree interne. La Verì boccia il piano di razionalizzazione del Dg Asl1 Romano. La Cgil: «Nostra vittoria. Accolte dall’assessore le indicazioni presentate»

L’AQUILA – L’assessore alla sanità Nicoletta Verì, sentita questa mattina in Commissione vigilanza della Regione Abruzzo, ha sostanzialmente bocciato il piano di razionalizzazione del Dg Asl1, Ferdinando Romano, rimandandolo al mittente con le correzioni da fare.

Nessun taglio di spesa per il personale, stabilizzazione dei precari e degli esterni, rimodulazione della spesa per riequilibrare il finanziamento fra le varie Asl abruzzesi.

Un atto che fa gridare alla vittoria la Cgil provinciale dell’Aquila che rivendica di aver presentato proprio queste indicazioni come ostacoli insuperabili del Piano Romano.

Questa la nota diffusa dai segretari provinciali di Cgil e Fp-Cgil, Francesco Marrelli ed Anthony Pasqualone.

«Si è svolta questa mattina l’audizione, da parte della Commissione di Vigilanza in seno al Consiglio Regionale, della CGIL e della FP CGIL della Provincia dell’Aquila, dell’Assessore Regionale alla Salute, dott.sa Nicoletta Verì, del Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale, dott. Pierluigi Cosenza, per affrontare e discutere in merito al piano di razionalizzazione della citata ASL 1.

Assenti, come di consueto, nonostante la formale convocazione, il Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci della ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, Pierluigi Biondi ed il Direttore Generale della ASL 1, Prof. Ferdinando Romano che, per l’ennesima volta, si sottraggono al confronto su un tema fondamentale per la nostra comunità, quale è la Sanità Pubblica ed il suo futuro.

Nel corso della discussione la CGIL ha ribadito la propria contrarietà al taglio della spesa per il personale attraverso il blocco parziale del tournover, al taglio del personale delle aziende in appalto alla ASL 1, alla riduzione della spesa farmaceutica e, infine, ha espresso preoccupazione rispetto al grave peggioramento del saldo complessivo di mobilità che si attesta, secondo il Bilancio consuntivo della ASL, a 24.552.000 €, dichiarando inoltre, la propria contrarietà alla chiusura ed agli accorpamenti dei reparti e servizi sanitari e chiedendo che alle lavoratrici ed ai lavoratori vengano garantiti i propri diritti.

È stata pertanto, chiesta l’eliminazione dal Piano di razionalizzazione della voce relativa al taglio del costo del personale e dei servizi esternalizzati a prevalenza di manodopera.

E stato, inoltre, affrontato il grave tema delle liste di attesa che, ad oggi, non garantiscono la prevenzione e la cura delle persone, generando una inaccettabile disuguaglianza tra chi può rivolgersi al privato e chi no, riconfermando tutta la preoccupazione dovuta alla sperequazione tra le risorse assegnate alla ASL 1 in considerazione della vastità territoriale e della necessità di garantire a tutta la popolazione, che, va ricordato, essere prevalentemente anziana, un servizio sanitario di prossimità.

Subito dopo l’intervento della CGIL, unica organizzazione sindacale ad essersi interessata anche pubblicamente al tema del Piano di razionalizzazione e delle gravi criticità in esso contenute, ha preso la parola l’Assessora Verì che, di fatto, ha bocciato il piano prodotto dalla ASL 1 affermando che nessun taglio sul costo del personale verrà autorizzato dalla Regione Abruzzo e che, pertanto, lo stesso Piano della ASL 1, verrà rimandato al mittente per le dovute correzioni e per l’eliminazione del taglio sul costo del personale.

La stessa Verì, su sollecitazione della CGIL, ha confermato che, non essendo ipotizzabile la dispersione del personale, si dovrà procedere con le stabilizzazioni del personale.

Inoltre, la CGIL ha ribadito che non possono esistere processi di internalizzazione dei servizi senza la conseguente internalizzazione di tutto il personale.

L’Assessora alla Salute ha, altresì, comunicato la necessità di riprogrammare la distribuzione del Fondo Sanitario Regionale tenendo in considerazione le criticità che affrontano le ASL svantaggiate quale è la ASL 1, provando  a superare, di fatto, la grave sperequazione oggi esistente.

Questa Organizzazione, continuerà la battaglia per la salvaguardia del diritto universale alla salute, gratuito ed equo, rilanciando anche una mobilitazione nel caso in cui la ASL non modifichi, eliminando il taglio sul costo del personale, il piano di razionalizzazione.

La CGIL continuerà a chiedere investimenti affinché la ASL della Provincia dell’Aquila torni ad essere una Azianda sanitaria attrattiva per l’utenza, anche per le cittadine e cittadini che vivono fuori dalla Provincia dell’Aquila e dalla Regione Abruzzo oltre che dei professionisti sanitari».