Sanità Marsica. Fedele (M5S): «A cinque mesi dall’ attacco hacker continuano i disservizi. Anche ritirare le analisi è un problema»
AVEZZANO – A cinque mesi dall’attacco hacker al sistema informatico della Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, i problemi per l’utenza, che siete voi cittadini, restano ancora forti e tutti di grande peso per le persone, soprattutto per il cittadino malato.
A denunciarlo è il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle di Avezzano, Giorgio Fedele, che elenca una serie di questioni che riguardano, ad esempio il ritiro di referti e delle analisi, reso complicato a causa dei guasti non ancora risolti successivi all’attacco hacker.
Questioni, sottolinea Fedele, che il Presidente Marsilio aveva assicurato si sarebbero risolte spontaneamente e in breve tempo.
«Il portale per il ritiro online dei referti è fuori servizio e così, per riprendere i risultati degli esami da laboratorio effettuati – esordisce Giorgio Fedele -, i cittadini sono costretti ad andare di persona alla segreteria dell’ospedale di Avezzano oppure presso il Centro Prelievo dove è stata eseguita la prestazione.
Nonostante siano passati quasi cinque mesi dall’attacco hacker subito dalla Asl1 nella provincia dell’Aquila, i disagi continuano a persistere.
In questo lasso di tempo- prosegue il consigliere pentastellato della Marsica – ho denunciato più volte le conseguenze dell’episodio e, dopo un mese di silenzio, in sede di Consiglio regionale il Presidente Marsilio affermò che i cittadini non avevano subito alcun disservizio, che potevano accedere alle cure senza alcun problema, che la Asl aveva brillantemente superato le difficoltà e che tutto stava andando verso una spontanea risoluzione.
Ovviamente non è stato così e quelle dichiarazioni azzardate sono state l’ennesima riprova di una gestione lacunosa, approssimativa e fallimentare della sanità abruzzese, soprattutto nella provincia dell’Aquila, da parte di questo Governo regionale di centrodestra.
Anche ritirare le analisi è diventato un problema. I laboratori analisi non sono ancora tornati a lavorare a pieno regime, all’interno dei presidi ospedalieri non si è più tornati alla normalità e le prestazioni erogate sono fortemente penalizzate da queste criticità.
Spesso gli operatori sanitari sono chiamati a svolgere mansioni che non rientrano nelle loro competenze e, come più volte segnalato, c’è carenza di farmaci e dispositivi medici.
Nonostante i tentativi del centrodestra di minimizzare l’accaduto, le conseguenze dell’attacco informatico sono ancora lontane dall’essere superate, e continuiamo a subire la cattiva gestione che il centrodestra ha fatto della sanità.
A farne le spese sono i cittadini e il loro diritto alle cure, sempre più minato da liste d’attesa infinite e da problematiche mai risolte che ne rallentano la tempestiva fruizione – afferma Fedele -.
Ad oggi non abbiamo avuto ancora spiegazioni sul come ciò sia potuto accadere e non abbiamo prospettive di quando torneremo realmente alla normalità.
Ogni giorno, inoltre, ricevo segnalazioni in merito al presunto smarrimento di dati sanitari non ancora recuperati, soprattutto in riferimento agli anni 2022 e 2023.
Nonostante i disagi quotidiani che i marsicani vivono, dobbiamo assistere a passerelle preelettorali e tagli del nastro per iniziative tardive, che arrivano in prossimità delle elezioni regionali, ma che – conclude Fedele – non cancellano cinque anni di assenze e scarso interesse verso un territorio sacrificato a vantaggio di altri».