Sanità marsicana, Di Nicola presenta un interrogazione in Senato.
Avezzano– C’è un impegno preso con 30 sindaci marsicani alla base dell’interrogazione presentata dal Senatore del M5S Primo Di Nicola, sottoscritta anche da Lannutti, Anastasi, Dono, Angrisani Corrado e Presutto, e diretta al Ministro della Salute Speranza. L’obiettivo è portare all’attenzione del Senato le istanze discusse nel corso dell’ultima adunanza dei sindaci sull’emergenza sanitaria generata dal Covid 19 nella marsica e sapere se il Ministro è a conoscenza della condizione di grave diffusione del contagio sul territorio, delle fortissime criticità registrate presso l’ospedale di Avezzano e quali interventi abbia adottato o ritenga di adottare, con la massima urgenza, al fine di rimuovere gli elementi e fattori di grave rischio cui è attualmente esposta l’utenza dell’ospedale.
“Al 13 novembre 2020 la situazione dei contagi nell’area territoriale della Marsica risulta oramai fuori controllo – spiega Di Nicola – e in particolare, come documentato anche dalle cronache della stampa locale, gravi criticità si stanno registrando proprio in questi giorni presso l’ospedale di Avezzano, presidio sanitario che dovrebbe fronteggiare l’emergenza ma che sembra essere diventato esso stesso parte del problema, in particolar modo per la situazione dei contagi nel pronto soccorso e nei reparti. La forte pressione alla quale la struttura ospedaliera è stata soggetta ha determinato l’emergere di una situazione di forte impreparazione, inadeguatezza e inefficacia dei protocolli messi in campo per la gestione dei c.d. pazienti Covid in condizioni di sicurezza e secondo criteri di contenimento dei contagi, generando di fatto una situazione di grave rischio per l’utenza, oltre a tutta una serie di gravissime carenze sul piano igienico-sanitario sulle quali è stato invocato, tra l’altro, l’intervento dei Nas.
Nel documento redatto in occasione dell’adunanza dei sindaci, a cui ho partecipato prendendo anche l’impegno di portare la questione sui banchi del Senato, si evidenzia come «i posti letto delle malattie infettive sono localizzati in due ali del primo piano dove è ubicata analogamente un’ala adibita a zona grigia, che ospita pazienti in attesa della conferma della positività con il secondo tampone», e ancora che «al terzo piano del presidio è ubicata la Medicina Covid (ex reparto di Medicina), dove si riscontrano una serie di carenze strutturali che non consentono la separazione dei percorsi sporco-pulito sia per i pazienti che per i servizi di supporto (pulizie, vitto, approvvigionamenti di biancheria), essendo presente un unico ingresso nelle ali di ricovero»;
si legge ancora nel documento che «i pazienti Covid transitano nei corridoi per accedere alle ali di degenza Covid sia per uscire che per essere trasportati alle diagnostiche (esempio Tac). Ciò comporta un rischio altissimo di diffusione del contagio. I letti ricavati per degenza Covid ad Avezzano sono stati sottratti ad altre attività con perdita di servizi necessari. Ciò a differenza di quanto accaduto in altri presidi (AQ e PE) dove sono stati allestiti nuovi spazi dedicati allo scopo»;
Inoltre sembra che «l’azienda sanitaria ha fatto più volte riferimento ad un avviso pubblico per l’assunzione di infermieri scaduto il 12 settembre, l’ammissione dei candidati è stata fatta solo il 3 novembre» e che «ogni giorno dal pronto soccorso di Avezzano viene fatta una estenuante ricerca di posti letto di terapia intensiva/sub e intensiva, per numerosi pazienti, che poi di fatto sostano anche per giorni, con enormi rischi, in attesa di un positivo riscontro. L’Ospedale di Avezzano non può accogliere pazienti Covid in rianimazione. Siamo in attesa dell’inizio dei lavori per la realizzazione di nuovi posti letto di terapia intensiva finanziati con il Decreto n. 34 del 19 maggio 2020»;
Si legge ancora nel documento che «visto l’andamento epidemiologico dell’emergenza Covid e la carenza di posti letto di terapia intensiva e sub intensiva destinati a tali pazienti, sarebbe stata auspicabile una programmazione strutturale ed organizzata diversa nel nostro presidio ospedaliero al fine di fronteggiare l’annunciato ritorno del virus, eseguendo lavori per la creazione di posti letto di terapia intensiva presso il P.O. di Avezzano anche in assenza di finanziamenti ministeriali. Con il decreto Cura Italia del 7 marzo 2020, art. 4, è stata, inoltre, data autorizzazione in deroga ad ogni regolamento di altre strutture provvisorie per l’emergenza Covid, con ristoro successivo», e che «in sintesi, si evidenzia un’attenzione della ASL più agli equilibri di bilancio e alla riduzione della spesa che all’efficienza del servizio».
Siamo in attesa della risposta scritta del Ministro che ci auguriamo avvenga nel più breve tempo possibile” conclude.