Santo Stefano: cronaca di un perfetto caos natalizio
Una fiera-non più una fiera, mentre vivono mercatini, notti bianche (anzi no) ed alla fine diventa un mercato di recupero
AVEZZANO – Sembrerebbe arrivata l’ufficialità: domenica 26 Dicembre, dopo la fiera decaduta, si avrà un “mercato di recupero” (ovvero la possibilità di recuperare il mercato che, ovviamente, salterà sabato 25 Dicembre).
Ma come si è arrivati a questo punto? La ricostruzione è abbastanza sui generis, ma possiamo riassumerla così.
Tutto si complica nelle due settimane che precedono questo articolo: si parte il 7 Dicembre quando l’amministrazione, in disaccordo con le associazioni di categoria, decide di emanare l’ordinanza 408 del 07/12/2021.
Questa ordinanza, adducendo diverse motivazioni (variante Omicron ed evoluzione della situazione pandemica, per lo più) spiega che “valutata l’impossibilità di garantire accessi scaglionati, assicurare il distanziamento sociale e verificare l’accesso ai soli partecipanti muniti di Certificazione Verde Covid-19, nei pressi del luogo di svolgimento della Fiera” l’evento è rimandato (articolo completo).
Anche se, di base, non sembrerebbe essere imperativo questo rigido controllo negli spazi all’aperto, dove dovrebbe vigere solo il divieto di assembramento e controlli a campione (dove ricadrebbero eventuali responsabilità non su organizzatori, ma su coloro che commetterebbero l’infrazione) ed un’apposita segnaletica per ricordare le regole di salvaguardia comuni ed avvisare dei controlli a campione che potrebbero avere luogo.
Ma va bene, meglio troppo sicuri che troppo poco.
Appena dopo aver emanato questa ordinanza, arriva l’annuncio del mercatino natalizio inaugurato (a metà causa maltempo) l’8 Dicembre. Quindi bancarelle a Piazza Risorgimento e pista di pattinaggio sul ghiaccio (valutata decisamente più sicura di gente che cammina in una piazza intera, ovviamente).
E sia chiaro, nessuno vuole prendersela con i privati organizzatori di nessuna manifestazione, che sicuramente avranno perseguito il giusto iter di legge e lavorano in questa festività nel pieno rispetto delle regole.
Semplicemente vorremmo porre l’accento sull’intricata rete di decisioni che sono state il Calendario dell’Avvento (o della sventura, in questo caso) di talune persone.
E, difatti, la reazione “social” non ha tardato ad arrivare, con molti cittadini che hanno chiesto il perché di queste scelte: “Come può un passeggio in una vasta area essere più pericolo di altre attività?” questa la domanda più quotata.
Ma, come se questi dubbi non bastassero, arriva ad Avezzano il 16 Dicembre l’annuncio per il 18 Dicembre della “Notte Bianca” nel centro commerciale “I Marsi”, che complica ancora di più il quadro. Anzi, quadro talmente surreale che lo stesso centro commerciale decide di farsi indietro, dopo una valutazione della situazione pandemica, annullando il 17 Dicembre un evento previsto per il 18 e annunciato il 16. “Notte bianca” durata meno di un green pass con tampone.
Si arriva così ad oggi con la decisione di recuperare, il giorno 26 Dicembre, il mercato saltato del 25 Dicembre.
Al momento si prevede scarso afflusso, sia di commercianti che di utenti, visto l’orario unico della mattina (08:00-14:00) di un giorno così particolare.
Quindi, in questo gioco dell’oca che abbiamo riassunto, a conti fatti abbiamo avuto:
– fiera saltata, con il Comune che rinuncia ad un indotto tutt’altro che modesto che sarebbe arrivato nelle casse comunali e poteva essere utilizzato per altri buoni spesa, ad esempio, per i “nuovi poveri”;
– città spenta, il cui unico lavoro di “intrattenimento” ricade su qualche gazebo in piazza;
– commercianti ambulanti ancora una volta vessati per la decisione di procedere il 26 con orari da mercato;
E così un altro Natale avezzanese diventa un periodo di feste con vacche magre e mal nutrite pur di cercare di salvare il salvabile sul fronte pandemico.
Ne sarà valsa la pena?