Scuola, domani in Abruzzo tornano in classe 163.750 alunni tra calo degli studenti e caro libri
Sono 163.750 gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado che entro il 13 settembre, data ufficiale stabilita dal calendario regionale, torneranno in aula in Abruzzo.
Il totale degli studenti della provincia di Chieti è 47.234; sono 43.383 nella provincia di Pescara; nella provincia di Teramo 38.103; infine, 35.030 gli studenti della provincia aquilana.
La contrazione totale del numero degli alunni di 1.398 nella regione è stata maggiore nella provincia di Chieti, con 596 alunni in meno rispetto all’anno precedente; segue Teramo con 345 studenti in meno, Pescara con meno 287 studenti e L’Aquila con meno 170 alunni.
Nonostante la contrazione del numero totale degli alunni è stato mantenuto lo stesso contingente di docenti in servizio su posto comune, rendendo possibile, di conseguenza, un miglioramento del servizio offerto agli alunni e alle famiglie.
Per questo anno scolastico il totale dei docenti in servizio su posti comuni ammonta a 15.896, unitamente a 6.551 posti di sostegno. Il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario è pari a 5.442 unità. Potranno esserci ulteriori incrementi con le risorse provenienti dai fondi straordinari per il sisma 2009 e 2016/17 e dal Pnrr. “Nonostante la diminuzione del numero degli studenti – ha sottolineato il direttore generale Usr Abruzzo, Massimiliano Nardocci – l’organico dei docenti è rimasto stabile, cosa che ha consentito di potenziare i servizi per gli studenti e per le famiglie”.
Ma rimane intonso il problema del caro libri a cui si accompagna anche un esborso non indifferente per la cancelleria. Un rincaro che oscilla tra il il 7 e il 15%. Un problema che va fortemente ad incidere sulle famiglie che spesso cercano far quadrare il bilancio con il ricorso ai libri usati.
A fine agosto la sottosegretaria al ministero dell’Istruzione, Paola Frassinetti aveva assicurato che il tema era sul tavolo del governo e che ci sarebbe già stato un incontro tra i ministri Valditara e Giorgetti con l’obiettivo di introdurre misure a sostegno delle famiglie, che si tratti di detrazioni come avviene già in altri Paesi, oppure di fondi da stanziare per sostenere il diritto all’istruzione.
Sperando che si possa risolvere o quanto meno tamponare questo annoso problema, intanto le famiglie hanno speso già per l’acquisto dei soli libri alle medie, una cifra intorno ai 300 euro, cifra che sale a 350-450 euro per gli studenti delle scuole superiori, in base all’indirizzo di studi scelto. A questa spesa, naturalmente, dev’essere aggiunta quella relativa al materiale didattico (altri 200-300 euro in media).