Scuole all’opera per il Piano scolastico della Didattica Digitale Integrata

AVEZZANO – Le linee guida per la Didattica Digitale Integrata  (D.D.I.) forniscono indicazioni  per la predisposizione del Piano Scolastico per la D.D.I.  Tale Piano riguarda  tutte le  scuole di ogni ordine e grado sebbene  con differenziate possibilità:

  • la scuola superiore  di 2° grado  potrà adottarlo in integrazione alla didattica in presenza  mentre
  • la scuola dell’infanzia, la primaria e la scuola di 1° grado, che dovrebbero riprendere esclusivamente con la didattica in presenza (DIP)  se ne potranno servire qualora venissero nuovamente sospese le lezioni in presenza. Il Piano dovrà esser ricompreso nel P.T.O.F. e la scuola dovrà diffonderlo  e socializzarlo con le parti interessate: studenti, famiglie e altre componenti della comunità scolastica.

PUNTI ESSENZIALI

 Per tutte le scuole

  1. avvio rilevazione fabbisogno di tablet, pc e connessioni; considerazione anche per i docenti supplenti (che come è noto non accedono al bonus)

Per le scuole superiori

  1. se DDI è didattica complementare,  allora per  alunni in disabilità, DSA e BES  andrà privilegiata la  DIP con docente specializzato;
  2. qualora gli studenti seguano DDI, rimane invariato l’orario seguito dalla classe;

In caso di chiusura totale

Le lezioni saranno  in modalità sincrona per tutta la classe con un orario minimo di:

  1. 10h sett.li classi 1^ della primaria;
  2. 15h  sett.li  classi 2^, 3^, 4^ e 5^ primaria e per second. 1°grado;
  3. 20h sett.li  per classi di second. 2° grado.

IMPORTANTE !

Particolare attenzione alla gestione e tutela della privacy, della sicurezza  –  Attenta cura nel rapporto scuola-famiglia – impegnata considerazione della formazione sia del personale docente sia del personale tecnico.

Le Linee guida richiamano velocemente i precedenti disposti normativi (Nota dipartimentale 17 marzo 2020, n. 388, decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, decreto del Ministro dell’istruzione 26 giugno 2020, n. 39 – ai quali rimandiamo per ogni possibile approfondimento) che costituiscono il basamento sui quali sono state elaborate le Linee guida che vanno così a costituire il vademecum per la predisposizione del Piano scolastico per la didattica digitale integrata (DDI). Il Piano dovrà essere redatto e adottato dalle scuole secondarie di II grado che attivano la DDI in modalità complementare alla didattica in presenza; ma dovrà essere predisposto anche da tutti gli ordini di scuola precedenti qualora emergessero necessità di contenimento del contagio, e quindi  si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa di sopravvenuto aggravamento delle condizioni epidemiologiche. Quindi, TUTTE LE SCUOLE DOVRANNO AVERE UN PIANO PER LA DDI.

Il Piano dovrà essere allegato o integrato nel P.T.O.F. e fisserà criteri e modalità di riprogettazione dell’attività didattica in DDI, considerando le esigenze di tutti gli alunni, in specie quelli più fragili.

Le scuole sono impegnate quindi, a definire le modalità di realizzazione della DDI che è  una compresenza di attività condotte secondo diverse modalità: attività sincrone, quelle che si realizzano ad esempio, in videoconferenza streaming (studenti collegati da casa) con la possibilità, ad esempio, di condividere lo schermo; e attività asincrone cioè quelle ad esempio, riconducibili a lezioni registrate – in audio, in video, con slides – pubblicate in un secondo momento e sempre fruibili dagli alunni.

Affinché la progettazione sia funzionale al raggiungimento degli obiettivi, dovrà: – analizzare il contesto; assicurare la sostenibilità delle attività che propone e garantire un diffuso livello di inclusività; utilizzare diverse metodologie, rispetto alla didattica in presenza, per la presentazione dei contenuti.

L’ ANALISI DEL FABBISOGNO riguarda la strumentazione tecnologica e la connettività per dotare, gli alunni che non ne abbiano l’opportunità, degli strumenti per il collegamento concessi in comodati d’uso. A riguardo, il Consiglio d’Istituto provvederà a definire i criteri trasparenti di concessione, al fine di sostenere le famiglie meno abbienti, attuando tutte le procedure di protezione dei dati personali. Analoga rilevazione potrà essere effettuata in merito al personale docente a tempo determinato per il quale, se non in possesso di propri strumenti, potrà essere disposta l’assegnazione di un dispositivo elettronico in via residuale, cioè dopo che sia stato soddisfatto tutto il fabbisogno degli alunni. Le scuole, per la connettività, potranno usufruire di precedenti contratti o avviarne di nuovi con i gestori della telefonia mobile e acquistare nuove SIM.

Gli OBIETTIVI DA PERSEGUIRE con il Piano son presto detti: 1) rimodulare le progettazioni didattiche disciplinari curando l’individuazione dei contenuti essenziali, dei nodi concettuali interdisciplinari e gli apporti dei contesti non formali (che si svolge al di fuori delle principali strutture d’istruzione e di formazione – tipico delle agenzie educative non scolastiche) e informali dell’apprendimento (tutti quei contesti in cui le attività che vi si svolgono, in quanto non intenzionali, non vengono riconosciuti come educativi o di apprendimento); 2) fissare criteri e modalità di erogazione della DDI.

Per gli studenti in situazione di fragilità (per disabilità, per condizioni di salute, per condizioni emotive e/o socio-culturali) i docenti, in accordo con famiglia e strutture locali, progetteranno percorsi di apprendimento condivisi, anche per integrarsi reciprocamente nelle attività educative domiciliari e tenderanno a privilegiare la didattica in presenza da attuarsi rigorosamente sempre con la presenza del docente specializzato i quali devono: 1) curare interazione e integrazione dell’alunno con gli altri compagni sia con quelli in didattica in presenza sia con quelli impegnati nella DDI; 2) coprogettare con i docenti curricolari materiale personalizzato o individualizzato  per l’alunno; 3) coprogettare con i docenti curricolari unità di apprendimento per tutta la classe.

In questa sezione, quel che è importante riguarda l’individuazione di quanti e quali alunni si avvarrano della DDI, quanti e quali verranno indirizzati alla DIP e l’avvio di periodici monitoraggi sugli studenti in situazione di fragilità per operare gli idonei correttivi per garantire il diritto allo studio e il processo id inclusività (il tutto sempre nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei dati personali di cui verranno utilizzati solo quelli strettamente necessari).

Nella DDI, la scuola dovrà comunque assicurare l’unitarietà dell’azione didattica quindi, dovrà indicare gli STRUMENTI PRIVILEGIATI che, in quanto tale devono agevolare il compito dei docenti e degli studenti: 1) utilizzo di piattaforme che garantiscano sicurezza e privacy, agevolino lo svolgimento delle attività sincrone e sia fruibile da qualunque tipo di device o sistema operativo; 2) registro elettronico per rilevare presenza dei docenti, registrare presenza alunni a lezione, comunicare con la famiglia e annotare compiti.

In questa fase l’animatore e il team digitale garantiranno il necessario supporto perché diventino realizzabili le attività digitali progettate e diano vita alle repository – locali o cloud – per raccogliere le diverse documentazioni: elaborati degli studenti, verbali delle riunioni e quant’altro necessario per l’amministrazione della didattica; le repository riusulteranno utili anche per le attività asincrone, risultando i materiali archiviati fruibili anche successivamente. Gli U.S.R. daranno supporto per formazione e know-how attivando forme di gemellaggio e monitoraggio; l’Amministrazione centrale attraverso appositi accordi con la RAI proseguirà l’erogazione di contenuti didattici telematici dell’emittente secondo orari e necessità diversificate per fasce di età.

L’ORARIO DELLE LEZIONI dovrà tener conto della necessari integrazione nella DDI tra le attività in modalità sincrona e asincrona. Quando si stabilisca la DDI complementare a quella in presenza, gli studenti che seguono la DDI dovranno effettuare per intero l’orario della classe a meno che non si determini una consistente motivazione metodologica che pianifichi una diversa scansione temporale della didattica. Il problema però è piuttosto legato alla possibilità di un nuovo lockdown che costringa ad utilizzare la DDI con unico strumento didattico; a tal proposito il legislatore ha fissato un monte ore minimo settimanale, diversificato per ordine di scuola: 1) scuola dell’infanzia non è stato fissato un monte ore ma si sottolinea l’importanza del contatto con i bambini e le famiglie; le diverse modalità di contatto; la proposta di piccole esperienze come filmati o file audio e della creazione di un’apposita sezione del sito della scuola dedicata ad esperienze e attività per i bambini; 2) scuola primaria almeno 10h settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe e proposte di attività in modalità asincrona con diverse metodologie a scelta;

3) scuola primo ciclo almeno 15h settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe e proposte di attività in modalità asincrona con diverse metodologie a scelta; per le scuole ad indirizzo musicale dovranno essere assicurate in modalità sincrona, le lezioni individuali di strumento nonché le ore di musica d’insieme; 4) scuola secondaria di secondo grado almeno 20h settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe e proposte di attività in modalità asincrona con diverse metodologie a scelta; 5) CPI: – per i percorsi di primo livello, primo periodo didattico, almeno nove ore alla settimana di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo di apprendimento; – per i percorsi di primo livello, secondo periodo didattico, almeno dodici ore alla settimana di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo di apprendimento; – per i percorsi di primo livello, secondo periodo didattico, almeno dodici ore alla settimana di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo di apprendimento; – per i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana almeno otto ore alla settimana di didattica in modalità sincrona con ogni gruppo di apprendimento; – per i percorsi di secondo livello almeno quattro ore al giorno di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo di apprendimento.

L’orario di servizio settimanale dei docenti (di norma 18h) verrà modulato dal dirigente scolastico, sulla base di criteri fissati dal Collegio dei docenti, tenendo conto di quante ore ciascun docente dovrà alla DDI curando che tutte un equo spazio per tutte le discipline, sia che la DDI sia strumento complementare sia che costituisca l’unico strumento didattico. Il D.. potrà ricorrere alla riduzione dell’unità oraria, alla compattazione delle discipline, all’adozione di forme di flessibilità organizzativa e didattica contemplate nel Regolamento dell’autonomia.

L’uso delle nuove tecnologie nonché della rete sollevano implicazioni etiche che necessitano di essere esplicitate e regolamentate pertanto le scuole dovranno integrare il Regolamento d’Istituto con un REGOLAMENTO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA che dia precise disposizioni sulle norme di comportamento in contesto di apprendimento digitale e che tutte le componenti sono tenute a rispettare: rispetto dell’altro, condivisione di documenti, tutela dei dati personali. Per i docenti viene espressamente richiamato il disposto degli artt.3 e seguenti del D.P.R. 62 del 16.04.2013 – Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici; il Regolamento di disciplina degli studenti e delle studentesse verrà integrato con esplicitazione di infrazioni disciplinari e relative sanzioni, legati a comportamento scorretto durante la DDI.  Non è da disdegnare una formazione sui rischi della rete e sul cyber bullismo, rivolta agli studenti nonché una appendice da aggiungere al patto di corresponsabilità che espliciti i reciproci impegni verso la DDI.

I problemi, particolarmente sentiti nel corso degli ultimi mesi di scuola, sono stati quello dell’uso di NUOVE METODOLOGIE – non sempre in uso nella usuale didattica in presenza e perciò di maggior difficoltà applicativa per i docenti –  e quello delle MODALITÀ DI VERIFICA E RELATIVA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO. Per il primo, il documento richiama la didattica breve, l’apprendimento cooperativo, la flipped classroom, la debate quali metodologie fondate sulla costruzione attiva e partecipata del sapere da parte degli alunni che consentono di presentare proposte didattiche che puntano alla costruzione di competenze disciplinari e trasversali, oltre che all’acquisizione di abilità e conoscenze; a tal riguardo la scuola dovrà provvedere un’idonea formazione affinchè i docenti siano messi in condizione di utilizzare con compEtenza tali metodologie; per il secondo aspetto, saranno i consigli di classe e i singoli docenti che dovranno individuare, parallelamente alla attività proposta, gli strumenti di verifica degli apprendimenti; di certo, per le attività in DDI si esclude la possibilità di produzione di materiali cartacei, fatto salvo casi eccezionali e non derogabili; questo vuol dire che i materiali/documenti di verifica dovranno essere digitali e dovranno essere raccolti e conservati nelle apposite repository dedicate. LA VALUTAZIONE è funzione attribuita ai docenti che, per essa fanno riferimento ai criteri approvati dal Collegio dei docenti, contenuti nel P.T.O.F. Anche in DDI la valutazione non perde i suoi caratteri: costante, trasparente, tempestiva ancor più qualora dovesse venir meno la possibilità delle attività in presenza; essa dovrà considerare non il singolo prodotto quanto piuttosto l’intero processo acquisendo come punti di riferimento la disponibilità ad apprendere, il lavoro di  gruppo, l’autonomia, la responsabilità personale e sociale e il processo di autovalutazione e curerà di integrare la dimensione oggettiva dell’apprendimento con quella più propriamente formativa.

Richiamando il DM 39/2020 e il Piano scuola 2020, il documento volge la sua attenzione anche agli ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI per i quali, se in condizioni di disabilità,  deve essere garantita la frequenza scolastica in presenza coinvolgendo anche le figure di supporto; le attività di detti alunni sono state e saranno comunque modulate dal Piano Educativo Individualizzato.

Gli alunni DSA o non certificati ma riconosciuti BES si farà riferimento ai loro Piano Didattici Personalizzati e i docenti sono tenuti a concordare il carico di lavoro giornaliero nonché a garantire la possibilità di registrare e riascoltare le lezioni: Per tali alunni, fermo restando la privilegiata attività didattica in presenza, si dovrà valutare con attenzione la possibilità di integrarla con DDI, verificando che ci sia un reale e concreto beneficio in termini di efficacia della didattica ma, in ogni caso, tutte le decisioni assunte dovranno essere riportate del PDP.

Per gli alunni ricoverati o ospitati presso le più diverse strutture, la DDI rappresenta, oltre al riconoscimento del diritto all’istruzione un modo per mitigare l’isolamento e rinforzare pertanto, la relazione.

Va mantenuto il continuo RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA iniziando dalla tempestiva comunicazione sugli orari delle attività per favorire l’organizzazione e la condivisione delle scelte educative, dei materiali per sostenere adeguatamente il percorso di apprendimento. Tali accorgimenti dovranno contemplare l’esplicitazione dei canali di comunicazione da attivare qualora si dovesse tornare in condizioni di emergenza e quindi lockdown.

Last but not least, la FORMAZIONE DEI DOCENTI E DEL PERSONALE  ASSISTENTE TECNICO. Nel Piano di formazione del personale dovranno essere contemplate opportune attività di formazione coerenti con le specifiche esigenze. Le aree di formazione per i docenti potranno contemplare le priorità legate a: informatica; metodologie innovative di insegnamento, modelli inclusivi per la DDI e per la didattica interdisciplinare; privacy, sicurezza sul lavoro in DDI; misure e comportamenti per la tutela della salute collettiva e individuale: Per il personale tecnico, a diverso titolo impegnato nella predisposizione degli ambienti e delle strumentazioni tecnologiche, dovrà essere prevista formazione per ottimizzare o rafforzare le competenze necessarie allo svolgimento dei compiti.

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