Scuole chiuse a titolo precauzionale domani a L’Aquila dopo le due scosse di terremoto di oggi. Biondi: “Misura per svolgere lezioni in serenità”
L’AQUILA – Scuole chiuse domani a L’Aquila dopo le due scosse di terremoto avvertire questo pomeriggio, poco prima delle 18, di 3.6 e 3.7 con epicentri a Lucoli e L’Aquila.
La decisione è stata presa dopo la riunione svoltasi in serata, alle 19,30 circa, in Prefettura con il Sindaco Biondi.
Lo stesso primo cittadino, attraverso la sua pagina Facebook, rassicura i suoi concittadini: “Domani scuole chiuse. È una decisione presa, a mero titolo precauzionale, per verificare che le lezioni possano riprendere con regolarità”.
“All’esito dell’incontro, convocato questa sera d’urgenza in Prefettura a seguito delle due scosse di terremoto che hanno interessato il territorio aquilano – ha poi annunciato Biondi in una nota – è stata decisa la sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi per l’infanzia per la giornata di domani, giovedì 23 novembre.
D’intesa con l’assessore comunale alla Protezione civile, Fabrizio Taranta, che ha partecipato alla riunione, a cui hanno preso parte anche le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile regionale è stato stabilito unanimemente di prendere tale misura al fine di consentire una verifica dei plessi, a mero titolo precauzionale, per garantire la regolare ripresa delle lezioni.
Al momento, come confermato da tutti i presenti, non ci sono danni a persone o cose, ma solo tanta comprensibile preoccupazione da parte degli aquilani. Nelle prossime ore – conclude Biondi – daremo conto degli esiti delle verifiche”.
E l’assessore De Santis, rispondendo su Facebook ad alcuni quesiti posti da qualche cittadino, ha precisato che si tratta solo di misure di cautela e prudenza, visto e considerato che tutte le scuole della città sono adeguate alle ultime normative antisismiche, ovviamente, e pertanto non ci sono problemi.
Preoccupazioni, interrogativi e qualche ansia da considerarsi assolutamente comprensibili vista la recente, e non ancora rimarginata, ammesso che lo possa mai essere, ferita provocata dalla notte del 6 aprile 2009.