Sede unica regionale a Pescara, Pietrucci in conferenza stampa: «Nessun campanilismo ma bisogno di una visione realmente regionale dei problemi»
L’AQUILA – Questa mattina il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ha tenuto una conferenza stampa sull’annunciata sede unica regionale a Pescara.
Il resoconto nella nota stampa che segue:
«Nell’occasione Pietrucci ha innanzitutto ribadito le critiche e le perplessità già espresse nei giorni scorsi: è del tutto legittimo e ragionevole realizzare una struttura unica nel capoluogo adriatico che raccolga esclusivamente gli uffici dislocati nelle varie sedi a Pescara.
È sbagliato, però farlo senza una dettagliata e condivisa conoscenza dei dati, senza una adeguata programmazione, senza individuare una razionalizzazione organica dell’intero patrimonio immobiliare, senza tener conto delle esigenze logistiche dell’Aquila e delle altre città abruzzesi che ospitano uffici e funzioni regionali.
Nessun campanilismo, dunque: ma il bisogno di una visione realmente regionale dei problemi, degli interessi istituzionali, dell’efficienza e del risparmio economico.
Nel corso del suo intervento, infatti, Pietrucci ha soprattutto evidenziato alcuni fatti nuovi:
- Per la sede unica regionale nell’area di risulta a Pescara si prevede un dimensionamento di 20.000 mq di superficie coperta a fronte degli attuali 10.000 mq. rappresentati dagli uffici in futura dismissione di viale Bovio, via Raffaello e via Largo dei Frentani. Perché ben il doppio di quanto attualmente utilizzato?
- Nell’ipotesi di riorganizzazione del Dipartimento della Presidenza della Giunta regionale, definita dall’assessore Liris e dalla Direttrice Grimaldi, Pescara passa da 6 a 7 Uffici, mentre L’Aquila retrocede da 9 a 8 Uffici.
- Nella seduta del Consiglio comunale pescarese sulla realizzazione della “Grande Pescara” il consigliere comunale di Forza Italia Di Pasquale “risponde che la sede regionale nuova a Pescara avrebbe l’utilità di evidenziare la preminenza di Pescara a livello regionale rispetto a L’Aquila”.
Questi elementi – aggiunti alle scelte penalizzanti già fatte (dalla discriminazione nella ripartizione delle risorse sanitarie tra le quattro ASL, al Covid Hospital, alla sede del Soccorso Alpino, all’esclusione del cratere sismico dalla Carta degli Aiuti) – generano un legittimo allarme.
Tanto più che la scelta sulla sede unica a Pescara avviene senza un quadro organico di riferimento che consideri l’ingente e prestigioso patrimonio immobiliare pubblico dell’Aquila, una strategia di razionalizzazione dei fitti passivi, le sinergie possibili con altre Amministrazioni, l’infrastrutturazione digitale, l’organizzazione dello smart working.
Tutti temi che saranno oggetto di una prossima interrogazione al presidente Marsilio».