Sequestro di beni e titoli per oltre 9 milioni eseguito dalla Guardia di Finanza ad un imprenditore abruzzese
PERUGIA – I finanzieri del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Perugia hanno eseguito una confisca di beni mobili ed immobili, per 9 milioni di euro, a carico di un imprenditore di origini abruzzesi.
L’uomo sarebbe connotato da pericolosità sociale in quanto già condannato per reati fallimentari e colpito da misure cautelari in procedimenti penali per reati tributari nonché per riciclaggio ed auto-riciclaggio.
Il provvedimento è stato emesso, su proposta della Procura della Repubblica di Pescara, dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di L’Aquila che, nello scorso novembre, adottò la misura cautelare del sequestro nei confronti del patrimonio accumulato dall’imprenditore.
Un patrimonio, secondo la magistratura, , risultato, all’esito delle indagini patrimoniali effettuate dalle Fiamme Gialle, sproporzionato rispetto alla sua capacità reddituale.
Magistrati e Finanzieri hanno accertato la sproporzione fra patrimonio e capacità reddituale dell’uomo
Il Tribunale non ha ritenuto le ragioni addotte dall’imprenditore, nel corso delle successive udienze, sufficienti a giustificare l’origine lecita dei flussi di denaro impiegati per l’acquisto dei beni.
In applicazione della normativa antimafia, quindi, il magistrato ha disposto la confisca di:
- tre autovetture;
- quote societarie;
- un intero complesso immobiliare, adibito a villaggio turistico in Sardegna.
La gestione del complesso turistico è stata affidata ad un amministratore giudiziario, appositamente nominato, per assicurare una continuità lecita nella gestione aziendale e preservare i livelli occupazionali.
L’attività testimonia l’impegno che la Guardia di Finanza profonde, in sinergia con l’Autorità giudiziaria, nel contrasto dei patrimoni di origine illecita al fine di liberare l’economia legale dalle infiltrazioni della criminalità consentendo agli imprenditori onesti di operare in regime di leale concorrenza.