Sì del Ministero alla bonifica di Bussi. Il Sindaco Lagatta: «Bene ma 4 anni buttati». Marsilio: «Amarezza per il tempo perso inutilmente»

BUSSI SUL TIRINO – “In considerazione dell’acquisizione del verbale di validazione… si provvederà a dare seguito a tutto quanto necessario al fine di concludere l’iter procedurale di stipula del contratto con l’aggiudicatario nei tempi minimi necessari dandone parimenti notizia ai destinatari della presente”.

Il Sindaco Salvatore Lagatta

È quanto si legge nella lettera del Ministero dell’Ambiente a firma del dirigente Giuseppe Lo Presti inviata al Comune di Bussi, con la quale si mette fine alla annosa vicenda della bonifica delle discariche 2A e 2B del mega deposito di veleni chimici della Montedison di Bussi.

Il bando per la bonifica vinto dalla società DecDeme nel 2017, a cui lo stesso ministero aveva dato uno stop successivo, può quindi partire. La giustizia amministrativa aveva sconfessato l’operato del Ministero dell’Ambiente, e ora il recepimento delle sentenze chiude così una stagione di polemiche e ricorsi.

Il sindaco Salvatore Lagatta interviene affermando che: «Fermo restando la positività della notizia, si registra già un ritardo di oltre 4 anni e mezzo per l’avvio delle attività di bonifica.

Un ritardo incomprensibile determinato dall’atteggiamento del Ministero dell’ambiente e avallato anche da alcune forze politiche.

Un ritardo non privo di rischi visto che si possono perdere i finanziamenti utili per la bonifica se non si darà avvio alle procedure necessario, un ritardo anche per la salute dei cittadini dell’intera provincia di Pescara.

La mancata bonifica, come testimoniano le indagini dell’Arta, ha continuato a produrre l’inquinamento del territorio con i conseguenti effetti sulla salute».

Marco Marsilio

Soddisfatto e pronto a velocizzare l’iter, ma molto critico con chi ha gestito il Ministero negli anni precedenti, il Presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio: «Il Ministero dell’Ambiente finalmente mette la parola fine all’ annosa vicenda della bonifica delle discariche 2A e 2B del mega deposito di veleni chimici di Bussi.

L’iter procedurale di stipula del contratto con l’aggiudicatario può finalmente partire per cui si chiude una stagione di polemiche e ricorsi.  Rimane l’amarezza per il tempo perduto inutilmente.

Un ritardo incomprensibile determinato dall’atteggiamento del Ministero dell’ambiente e da chi ha governato in questi ultimi anni. Abbiamo avuto almeno due anni di ritardo, buttati al vento, perché la gara era pronta all’inizio del 2019 e qualche mese dopo avremmo potuto aprire il cantiere. 

Purtroppo il Ministero ha voluto annullare la gara e revocare quell’appalto. Insieme al Comune di Bussi abbiamo dovuto difendere i cittadini abruzzesi e il loro diritto di vedere bonificata la discarica vincendo due volte, prima di fronte al Tar e poi al Consiglio di stato.

Oggi si conclude questo iter sperando che sia l’ultimo passaggio burocratico amministrativo e da domani si possa aprire il cantiere per la bonifica a tutela dei cittadini e restituire così l’area al suo destino industriale come da programma».

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