Si è concluso a Ripa di Fagnano il viaggio della Corriera dei nonni lettori, a giugno all’Aquila l’arrivo del bastimento carico di storie
FAGNANO ALTO – A Ripa di Fagnano Alto (L’Aquila) si è concluso il viaggio della “Corriera dei nonni lettori”, il progetto che ha portato in sei paesi dell’entroterra aquilano un laboratorio di lettura ad alta voce rivolto agli anziani, in modo itinerante per stimolare curiosità, ricordi e riflessioni, per aprire gli sguardi.
L’innovativo progetto, che porta la firma di Paolo Fiorucci, divenuto noto come Libraio di Notte, ha toccato Navelli, San Benedetto in Perillis, Gagliano Aterno, Tione degli Abruzzi, Fontecchio e, appunto, Fagnano Alto dove la consueta ora e mezza di incontro non è bastata: troppe le cose da dire, da raccontare, da leggere e da cantare. Tanta la voglia di stare insieme.
Guidati da Francesca Camilla D’Amico, le nonne e i nonni hanno ripassato un po’ tutti i racconti, tutte le parole che, incontro dopo incontro, sono diventate la scaletta della restituzione finale del corso di lettura ad alta voce.
Il 15 giugno alle ore 16,00 infatti, la Corriera dei Nonni Lettori arriverà all’Aquila con un bastimento carico di nonne, nonni e storie. Chi vorrà, potrà ascoltare raccontare presso il Palazzetto dei Nobili quelli che ormai sono diventati le nonne e i nonni dell’entroterra aquilano.
Il progetto è stato reso possibile da una raccolta fondi e da vari contributi, non solo economici, da parte di associazioni ed enti del territorio. I Comuni attraversati dalla Corriera dei Nonni Lettori hanno patrocinato l’evento, assieme al Comune dell’Aquila, al Parco del Sirente-Velino, al Teatro stabile d’Abruzzo e alla Tua spa.
Il progetto, al quale collaborano l’attrice Francesca Camilla D’Amico, il fotografo Fabio Massimo Fioravanti, Valeria Pica e l’associazione Heritage Art Research Project (Harp), si propone di restituire agli anziani la funzione di narratori e depositari della conoscenza tradizionale, interpretando simbolicamente la loro presenza come spina dorsale delle comunità, così come l’Appennino è la spina dorsale dell’Italia.