Si sciopera alla LFoundry di Avezzano. Adesione all’80%. Fim, Fiom e Uilm: «Una conferma dei forti disagi dei lavoratori»

AVEZZANO –  Adesione dell’80% dei lavoratori allo sciopero proclamato da Fim, Fiom e Uilm, cn al Rsu, alla LFoundry di Avezzano.

Un risultato fra i più alti degli ultimi anni, a dimostrazione di come, nel più grande stabilimento della zona, e fra i più strategici a livello regionale, le condizioni di lavoro non siano assolutamente rose e fiori.

Si è trattato del primo dei 5 giorni di protesta annunciati dalle sigle sindacali, ed è fortemente prevedibile che il dato dell’astensione sarà replicato nelle prossime tornate.

Questa la  nota diffusa da Fim, Fiom e Uilm, congiuntamente alla Rsu LFoundry.

«Oggi 11 luglio, con il presidio dalle ore 12 alle ore 15 davanti ai cancelli della LFoundry di Avezzano, è iniziata la prima delle 5 giornate di SCIOPERO proclamate dalla RSU e dalle Organizzazioni Sindacali FIM-FIOM-UILM.

L’adesione ha sfiorato l’80%, a dimostrazione del disagio reale che le persone vivono quotidianamente sul posto di lavoro a causa del continuo peggioramento delle condizioni lavorative e salariali e del preoccupante silenzio della direzione aziendale sulle prospettive industriali dello stabilimento, il quale produce dispositivi elettronici integrati a semiconduttore, ossia quanto di più strategico si possa immaginare in questo preciso momento storico.

Il presidio delle Lavoratrici e Lavoratori ha ricevuto la visita della Assessora regionale Tiziana Magnacca e delle Consigliere regionali Marianna Scoccia e Maria Assunta Rossi, alle quali come organizzazioni sindacali e RSU abbiamo richiesto uno specifico impegno affinché abbia luogo al più presto l’incontro richiesto da FIM-FIOM-UILM nazionali al Ministero del Made in Italy. Le rappresentanti della Regione, senza nascondere la difficoltà ad aprire una interlocuzione con l’azienda, hanno comunque accolto la richiesta e hanno garantito ogni attenzione agli sviluppi della vicenda LFoundry».