Sindaco Santilli, l’eccidio di Celano diventi memoria storica propositiva e preziosa per future generazioni

“Nell’attuale scenario globale, sempre più caratterizzato da divisioni e diseguaglianze, tutti siamo chiamati ad uno scatto culturale in avanti, procedendo ad una rilettura profonda e riflessiva degli eventi storici,non in chiave discriminatoria, bensì inclusiva”. 

Con queste parole il Sindaco di Celano Settimio Santilli, traccia le linee guida delle celebrazioni che il Comune di Celano ha organizzato per Sabato 30 aprile a ricordo delle vittime dell’evento tristemente noto alla cronaca come “L’eccidio di Celano” avvenuto nel 1970 dove persero la vita Antonio Berardicurti ed Agostino Paris.

“Conoscere il passato è necessario per comprendere meglio il presente ed affrontare con coraggio il futuro, evitando di ripetere gli stessi errori, continua il Sindaco Santilli.

In questo contesto, si inserisce la data del 30 aprile 1950 che rappresenta uno spartiacque decisivo per la storia di Celano, della Marsica e della nostra Nazione. Non solo perché il ricordo è legato ad una drammatica vicenda, ma perché questa rappresenta, nell’immaginario collettivo, anche un monito da tramandare alle future generazioni, sempre più sensibilizzate e sensibili su un tema, quello del lavoro, che proprio in quel periodo post bellico era al centro di dibattiti e di confronti accesi. 

Erano gli anni della ricostruzione e della ripresa economica. Era l’epoca della nascita delle grandi aree industriali, ma anche della profonda trasformazione e riorganizzazione che stava interessando il mondo agricolo. La conca del Fucino in questo scenario occupava un posto di primo piano. I fatti accaduti la sera del 30 aprile 1950 hanno come snodo principale proprio la richiesta di lavoro. In quella data i due nostri concittadini Agostino Paris ed Antonio Berardicurti persero la vita per rivendicare proprio il diritto a lavoro. É grazie soprattutto al loro sacrificio e alle conquiste dei braccianti agricoli del Fucino che poi si ebbe la Riforma Agraria e il riscatto di tanti lavoratori di cui l’economia della civiltà contemporanea locale gode ancora oggi.

La perdita della vita di Agostino Paris e Antonio Berardicurti ci deve avere insegnato che nulla ci è dovuto e nulla ci è stato regalato, ma che tutto va conquistato col sacrificio, la passione e l’abnegazione. 

Per non rendere dunque la ricorrenza del 30 Aprile scontata e ancora più dolorosa per chi quel giorno ha perso tutto e non ha mai più potuto, o peggio mai avuto il conforto di poter pronunciare la parola “papà”, e lasciarne al contempo la memoria storica alle giovani generazioni, abbiamo pensato di proporre una forma di ricordo dell’Eccidio di Celano, incentrata sul messaggio positivo che questo ci ha lasciato, ovvero la conquista del lavoro: un lavoro libero, dignitoso e gratificante, che può essere rappresentato dal “PREMIO BERARDICURTI-PARIS”, il giusto riconoscimento ai lavoratori che si sono distinti per particolari meriti di perizia, laboriosità e per impegno e qualità professionali nella propria vita lavorativa a sostegno dell’economia locale.”

“Lo scopo del premio che sarà portato all’attenzione del Consiglio Comunale di maggio per la istituzionalizzazione, dichiara il Presidente del Consiglio comunale avv. Silvia Morelli, è quello di gratificare chi si è distinto nel mondo del lavoro per dedizione, passione e lungimiranza e lasciarne memoria storica alle nuove generazioni. Nell’ambito della celebrazione del 72° anniversario de “L’eccidio di Celano” verranno assegnate medaglie e pergamene di merito ai lavoratori e alle imprese nei settori del commercio, dell’artigianato, dell’industria e dell’agricoltura, ai professionisti e ai giovani che hanno avviato nuove attività economiche nel territorio comunale.”

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