Sirente Velino, Fedele: “Abbiamo sempre avuto ragione a lottare contro la mannaia che ha distrutto il Parco. Ora arriva anche la conferma dalla Consulta”
L’AQUILA – “Sul Parco Sirente Velino avevamo ragione noi. Le argomentazioni che abbiamo sempre sostenuto contro il taglio di oltre 6mila ettari erano più che valide e lo ha certificato anche la Corte Costituzionale, che ha cancellato le norme sbagliate e dannose volute dall’Assessore Imprudente, dal Presidente Marsilio e da tutta la maggioranza di centrodestra” ad affermarlo è il Consigliere regionale Giorgio Fedele, da sempre in prima fila per la difesa del Parco Sirente Velino e protagonista di una grande battaglia dell’opposizione per evitare il ridimensionamento dell’area protetta.
Continua Fedele “Come abbiamo sempre sostenuto, il ridimensionamento del Parco Sirente Velino, che senza la nostra pesante opposizione sarebbe stato di quasi 12mila ettari, è stato eseguito senza alcuna base documentale ma considerando solo le richieste elettorali di alcuni sindaci del territorio.
Ricordiamo all’Assessore Imprudente e al Presidente Marsilio, che lo ha lasciato fare indisturbato, che questa sentenza l’avevamo ampiamente prevista e abbiamo tentato in ogni modo di evitare la loro mannaia sul Parco con la conseguente figuraccia a livello nazionale.
Di fronte al muro di emendamenti che ho alzato in Consiglio regionale, nel tentativo di farli ragionare, la maggioranza di centrodestra non ha esitato a ricorrere allo strumento della “tagliola” per farli decadere, mettendo un odioso bavaglio all’opposizione, al fine di approvare una legge evidentemente incostituzionale.
Il Presidente Marsilio – incalza Fedele – che solo pochi giorni fa ha vergognosamente tuonato contro le opposizioni, dovrebbe imparare un’importante lezione da questa sonora bocciatura della Corte Costituzionale, ovvero, che, al contrario di quanto afferma, le opposizioni hanno svolto fin troppo bene il loro ruolo in Consiglio regionale, mentre lui è rimasto sordo non solo alle nostre richieste.
Ma anche agli appelli venuti dalla società civile, con una vasta mobilitazione che ha raggiunto il livello nazionale, ben oltre i confini dell’Abruzzo.
Mi auguro che faccia un bagno di umiltà dopo questa batosta e inizi ad ascoltare la voce di chi dissente.
Se ci avessero ascoltato si sarebbe potuta evitare la figuraccia che la nostra regione ha fatto anche in sede di dibattimento presso la Corte Costituzionale, quando la difesa della Regione non ha saputo minimamente rispondere ai giusti rilievi dell’avvocatura dello Stato.
Il Taglio del Parco Sirente Velino è solo uno dei danni arrecati da questo centrodestra ai nostri territori.
Non dimentichiamo i 6 milioni di euro del Covalpa scippati alla Marsica, il taglio dei fondi per l’impianto irriguo del Fucino e le strade fucensi devastate per le quali ho avuto più attenzione io dall’opposizione che la maggioranza al governo della Regione, senza dimenticare le gravi disattenzioni che il centrodestra ha dimostrato per il servizio sanitario in tutte le sue articolazioni territoriali. una cosa è certa, l’Abruzzo non merita questo governo superficiale e dannoso”, conclude.