Smargiassi: “Al San Pio di Vasto gravi problemi strutturali e nessuna certezza sul futuro”
VASTO – “Analizzare le numerose problematiche dell’Ospedale San Pio di Vasto”. Questo ha chiesto di inserire a Mario Quaglieri, presidente della commissione, nell’ordine del giorno della prossima commissione Salute, il consigliere regionale M5S Pietro Smargiassi ha chiesto di analizzare le numerose problematiche dell’Ospedale San Pio di Vasto.
“Ho fatto richiesta scritta – afferma Smargiassi – di approfondire alcune questioni urgenti e non più rimandabili, tra le quali: i crolli di controsoffittature e la rottura di tubazioni idrauliche; l’accorpamento dei reparti e la garanzia delle condizioni di sicurezza per il personale e per i pazienti nell’emergenza Covid; la programmazione sanitaria del presidio. Le gravi notizie che arrivano ormai quotidianamente su ciò che accade all’interno dell’Ospedale, sia nella gestione sanitaria che sulla stessa tenuta della struttura, rendono urgente una relazione da parte dell’Azienda Sanitaria – continua -. Alla luce dei fatti più recenti, non possiamo più aspettare per conoscere cosa intenda fare la Asl 02 con l’Ospedale San Pio di Vasto. Finora, invece di ascoltare proposte concrete, abbiamo solo sentito vaghe e ritardatarie richieste di collaborazione da parte di chi, come il DG Schael, fino a pochi giorni fa, non aveva mai avuto alcuna intenzione di dialogare col sottoscritto. Prendo atto del cambio di impostazione nel lavoro, ma affinché sia realmente credibile la sua volontà di tenere finalmente un atteggiamento collaborativo, è prima necessario fare chiarezza ed essere trasparenti in Commissione Sanità su punti non più rimandabili. Mi auguro – conclude – di avere un riscontro positivo da parte del Presidente Quaglieri, così da poter ascoltare anche la versione dei suoi colleghi della maggioranza di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Se, nelle varie campagne elettorale, abbiamo sempre sentito enormi promesse per l’Ospedale di Vasto, l’attuale silenzio davanti alle grosse difficoltà è molto preoccupante per il futuro del presidio. E adesso qualcuno dovrà assumersene la responsabilità”.