Solenne cerimonia di dedicazione del nuovo Altare nella Cattedrale dei Marsi opera di Alberto Cicerone
AVEZZANO – Ieri, 24 giugno, in occasione della solennità del Sacro Cuore di Gesù (che cade tutti gli anni il venerdì dopo la domenica del Corpus Domini) è stato dedicato il nuovo Altare della Chiesa Cattedrale dei Marsi in Avezzano e sono stati parimenti benedetti il nuovo Ambone e il nuovo Candelabro per il Cero pasquale.
L’Altare, staccato dalla parete, come prescritto dalle nuove norme liturgiche, è il luogo dove si celebra il Sacrificio della Messa, dove cioè si consacrano le specie del pane e del vino in Corpo e Sangue di Gesù Cristo.
L’Ambone è invece il luogo da dove vengono proclamate le sacre Scritture, mentre il Candelabro che sorregge il Cero pasquale è solitamente un sostegno di una certa altezza e decoro sul quale viene posta la grande candela benedetta e accesa nella notte di Pasqua e che simboleggia il Risorto, di solito è posto accanto all’Ambone.
Gli arredi sacri, che hanno definito l’adeguamento liturgico del presbiterio, secondo le indicazioni dettate dalla riforma liturgica scaturita dal Concilio Vaticano II, sono stati progettati e realizzati dall’artista e architetto avezzanese Alberto Cicerone in pregiato marmo di Carrara, mentre le decorazioni accessorie sono dei fiori multiformi in ceramica di Capodimonte, a significare il giardino della risurrezione o il giardino dell’Eden, così come spiegato nella catechesi che ha preceduto la Celebrazione, svolta da Mons. Salvatore Vitiello, docente di teologia nelle università pontificie.
Le opere sono state offerte grazie alla munificenza di alcuni parrocchiani e devoti Avezzanesi (l’Altare grazie alle offerte di Annamaria Taccone, Massimo Pacilli, Luisa Maiolini, Noah Marchione e Fabio Rubeo; l’Ambone per la generosità di Roberto D’Ippolito e Dario Bove; mentre il candelabro per il Cero pasquale grazie a Massimo Pacilli).
Il Vescovo dei Marsi Mons. Giovanni Massaro, che ha presieduto il sacro rito, concelebrando tra gli altri con il Parroco Don Claide Berardi, il Vice Parroco Don Giovanni Gagliardi, Don Giuseppe Ermili e Don Adriano Principe, ha inserito nella pietra del nuovo Altare, come è d’uso, le Reliquie di San Bartolomeo Apostolo, dei Santi Cesidio, Rufino e Compagni Martiri di Trasacco, dei Santi Simplicio, Costanzo e Vittoriano Martiri di Celano, di San Berardo Vescovo e del Beato Oddo Certosino.
Poi ha unto la pietra con l’olio del sacro Crisma e infine l’ha incensata.
Ha diretto il complesso Rito il cerimoniere vescovile Don Lorenzo Macerola, Parroco di Cese.
Le opere d’arte sono state realizzate per iniziativa del Parroco don Claide Berardi e con l’approvazione della Sovrintendenza per la quale erano presenti la storica dell’Arte Antonella Lopardi e l’archivista Alessandra Mancinelli.
Non nuovo a questo genere di lavori artistici, Cicerone ha realizzato il Fonte battesimale e il Candelabro per il Cero pasquale per la Cappella Sistina in Vaticano (oggetti utilizzati durante le cerimonie papali sia da Benedetto XVI, sia da Francesco), ma anche il nuovo Altare, l’Ambone, la sede e il Candelabro per il Cero pasquale nella Basilica Santuario del Volto Santo a Manoppello.