Solennità del Volto Santo, grande attesa a Tagliacozzo per l’esposizione della Sacra Effige
TAGLIACOZZO – La festa del Volto Santo – il sabato e la domenica dopo Pasqua – è da sempre la festa della Municipalità della Città di Tagliacozzo.
In data imprecisata, tra il XVII e il XVIII sec., un Principe di Casa Colonna, Duca di Tagliacozzo, fece dono alla nostra Università del dipinto raffigurante l’immagine del Cristo sofferente impressa sul velo della Veronica.
La donazione del Principe di Casa Colonna riguardò anche alcuni beni immobili, la cui rendita è destinata alle esigenze di spesa per gli annuali festeggiamenti che il Comune si impegna ad organizzare.
La tela reca sul retro due iscrizioni.
La prima, con grafia del XVIII secolo, recita “Questa Sacratissima immagine l’ha toccata il Sacratissimo Volto Santo di Nostro Signore Gesù Cristo che si conserva nella Basilica Vaticana in Roma ed è la sua vera Effigie”.
La seconda “Questa Sacra Effigie nel luglio del 1896 fu fatta restaurare dal Prosindaco D. Giuseppe Valentini”. Da sempre, questo venerato Dipinto è custodito dalle Monache benedettine del Monastero dei S.S. Cosma e Damiano nella nostra Città.
Il cerimoniale di questa ricorrenza, unica per la fusione tra l’aspetto religioso devozionale e quello civile e laico, vuole che il Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, con la Giunta e l’intero Consiglio comunale, alla sera del sabato, siano accolti dal Parroco della Chiesa Madre dei Santi Cosma e Damiano nel cortile antistante e vengano introdotti nel presbiterio, dove sono in attesa le altre autorità. Il Sindaco quindi riceve dalla Madre Badessa delle Monache benedettine la Sacra Effigie che è esposta alla venerazione dei Fedeli.
L’indomani, la Domenica in Albis, dopo il Pontificale, la Sacra Effigie sorretta dal clero locale, è trasferita processionalmente nella Piazza dell’Obelisco, dove da un balcone appositamente parato viene mostrata alla venerazione dei fedeli, mentre il Prelato che presiede il Rito tiene l’omelia al popolo presente.
Al termine della predica, con apposito Rituale, che ricalca all’occorrenza la Benedizione papale, il Prelato impartisce con la Sacra Effigie la benedizione alla folla dei convenuti.
In questo istante la fontana dell’Obelisco fa schizzare oltremisura gli zampilli dell’acqua e i suoni festosi delle campane e del concerto musicale solennizzano ed emozionano ancor di più il momento culminante della festa. Mentre i bambini elevano al cielo le uova pasquali e i tipici dolcetti “colombelle e cavallucci”, confezionati dalle Monache benedettine. Per questi motivi viene anche chiamata “Festa della Benedizione”.
Nel pomeriggio, al termine del canto dei Vespri, il Sindaco restituisce il Volto Santo alle Monache.
La Municipalità di Tagliacozzo ha quindi in questa Festa un provvidenziale, peculiare e indissolubile “legame” con la Chiesa locale, che sublima e compendia le antiche tradizioni, l’unità e la civiltà della nostra Società.