Sparò al cuoco per l’attesa snervante e gli arrosticini salati. La Corte di Appello conferma 12 anni di carcere per Federico Pecorale
PESCARA – Si innervosì per il ritardo nella consegna dell’ordinazione al ristorante e per la qualità degli arrosticini, quindi pensò bene di sparare due colpi di pistola al cuoco.
I fatti risalgono a domenica 10 aprile 2022. In un ristobar di piazza Salotto, peraltro con parecchia gente presente, Federico Pecorale si scalda perché innervosito dall’attesa e perché gli arrosticini non erano di suo gradimento.
Inizia a litigare con il cuoco, un giovane di origini dominicane, e, poi, all’improvviso, gli spara due colpi di pistola.
Intorno è il panico, ma viene subito allertata la Polizia. Gli agenti di Mobile Volante arrivano sul posto, raccolgono i primi elementi, visionano un video e poi parte una caccia l’uomo che si concluderà, qualche ora dopo, sulla A14, in territorio delle Marche quando viene raggiunto e bloccato il presunto autore del ferimento.
In primo grado Pecorale è stato condannato a 12 anni di carcere, sentenza contro la quale ha presentato ricorso in Appello. Processo di appello che si è celebrato
La Corte d’Appello dell’Aquila ha confermato la sentenza di condanna a 12 anni di reclusione, di cui cinque in una Rems, per Federico Pecorale il 29enne di Montesilvano.
Yelfry Guzman, 24 anni, il cuoco che fu ferito da Pecorale, da quel dì è costretto a vivere su una sedia a rotelle. La sentenza di primo grado era stata emessa lo scorso 22 giugno dal Tribunale di Pescara.