Spazio Matta di Pescara accoglie “Intimità Svelata” di Carla Cerbaso: sculture e video poesie per un viaggio alla ricerca dell’io più profondo
È in calendario per lunedì 2 gennaio 2023 alle ore 18 l’appuntamento con il vernissage “Intimità Svelata” di Carla Cerbaso presso Spazio Matta di Pescara che resterà aperto fino all’8 gennaio, tutti i giorni dalle ore 17 alle 21.
L’artista è dunque impegnata in una nuova mostra in cui esporrà le sue opere a cura dell’Associazione Ideasapiens con la direzione artistica di Angelo Bucci. Nuova mostra, nuove opere e nuova forma espositiva; la mostra infatti, si compone di opere scultoree e di opere poetiche che, coniugandosi così come riesce a fare l’artista, accompagnano il visitatore in un viaggio introspettivo alla ricerca dell’io più profondo. Ed è la stessa Carla Cerbaso che espone “la stella polare” che guida il suo pensiero e la sua mano sia con la penna come con lo scalpello:” L’idea di esporre insieme opere poetiche e sculture nasce dal fatto che poesia e scultura nel mio modus operandi sono molto simili. La prima segue i ritmi delle parole che plasmano nella mente visioni.
Nella seconda la poesia aleggia nei movimenti morbidi e sensuali delle forme, fino a sentirla dentro con l’osservare. Le sinestesie preziose delle poesie riecheggiano nelle candide forme plastiche dove i sensi si richiamano l’un l’altro”.
Artista poliedrica, attraverso l’arte cerca un punto di incontro tra l’essere e il suo racconto e così sperimenta e ricerca continuamente nuovi modi per offrire il suo atto creativo come frutto del continuo guardarsi dentro, vuole offrire arte come autentico sentire in contrapposizione alla moderna ostentazione delle apparenze.
“Con “Intimità Svelata” mi auguro un forte riscontro e confronto con chi vorrà raggiungere la mia arte – commenta Carla Cerbaso -. Perché l’arte in tutte le sue sfaccettature è l’anima, l’energia vitale che si contrappone al grigiore che ci attanaglia, è la bellezza di cui tutti parlano, una porta nel mondo che vorremmo”. “Non credo che “salverà il mondo” – aggiunge – piuttosto potrebbe ricordarci ogni tanto che il bene dovrebbe essere alla base della nostra vita e la bellezza, che colpisce i nostri sensi così profondamente, ci indica la via della liberazione, della comunicazione più vera”.
L’artista, autodidatta, nasce come pittrice e poi poetessa. E ottiene diversi e importanti riconoscimenti in
molti premi e concorsi dedicati alla pittura come alla poesia.
Nel 2011 si avvicina alla scultura creando opere in argilla, pietra della Maiella e di tanto in tanto in resina e intanto pubblica la prima silloge poetica “L’attesa di sempre” (2015, Irdi-Destinazionearte), alla quale segue “Come le barche stanche della calma” (2018, Tabula Fati), con cui è finalista al Premio per l’Editoria abruzzese.
Al Premio internazionale Histonium di Vasto viene premiata prima per una poesia dedicata alla madre e successivamente per la silloge “Come le barche stanche della calma”; nel 2014, nel 2015 e nel 2016 viene premiata alla Rassegna d’arte internazionale di pittura e scultura d’Annunzio rispettivamente con la scultura “Infinito”, con la scultura “Pescatrici di sogni” e con la scultura “La madre”.
Nel 2020 ottiene una menzione speciale al Premio Sinestetica con la video poesia, altra sua espressione artistica.
Ha partecipato inoltre alla Biennale di Palermo (2015) con Vittorio Sgarbi e alla Biennale di Roma (2022). Vanta molteplici presenze al Premio Sulmona, dove la sua opera scultorea “La madre” ottiene una menzione nel 2015, e presenzia in importanti collettive.
Nel 2021 inizia una collaborazione con l’artista e architetto Francesco Iacovetti per la realizzazione di opere a quattro mani realizzate con penne a sfera e con il quale allestisce la recente mostra “Cavità”, all’Aurum di Pescara.