Sport a Chieti: la città perde anche Teate Scherma

CHIETI – Continua inarrestabile l’emorragia di associazioni sportive dal territorio di Chieti. Dopo che già molte realtà sportive teatine si sono viste costrette a spostare le proprie attività nella vicina (e più accogliente, a quanto pare) provincia di Pescara, l’ultima ad aggiungersi al già lungo elenco è Teate Scherma, che si vede improvvisamente negati gli spazi concessi dal Comune senza spiegazioni e senza alternative.


La scherma a Chieti è molto presente : risultati agonistici importanti, un torneo nazionale ospitato ogni anno (anche se nel 2019 si era dovuto trasferire a Bucchianico), con anche un numero di 30 iscritti in un’annata difficile come quella dell’era Covid.


“L’annata del Covid -19 ha creato difficoltà al mondo sportivo in toto” è la dichiarazione contenuta nel comunicato diramato dall’associazione sportiva teatina “ma la scherma è una delle pochissime discipline che, per quanto riguarda gli atleti agonisti, può continuare nel rispetto dei protocolli: sembra assurdo che nella nostra città si decida di dire stop ad una disciplina che prosegue in tutta Italia e che da sempre si è impegnata per portare lustro alla città di Chieti, in Italia e all’estero. Ancora più assurda è l’assenza di motivazioni per una decisione di questo tipo”.Teate Scherma, che si allenava precedentemente in una palestra scolastica, aveva infatti ottenuto a settembre l’affidamento provvisorio di una struttura comunale per continuare i suoi allenamenti.

“Abbiamo avuto occasione di incontrare in più di un’occasione l’assessore allo sport Manuel Pantalone” prosegue il comunicato “figura di cui abbiamo potuto constatare lungimiranza e disponibilità: l’assessore si è dimostrato attento alle realtà cosiddette minori attive sul territorio e alla loro tutela, motivo per cui ha stabilito di confermare l’assegnazione temporanea in attesa di individuare una sede più idonea alle attività del club. Con queste premesse, ci ha colpiti come un fulmine a ciel sereno la raccomandata ricevuta oggi dal Comune”.
Sette giorni per sloggiare, senza se e senza ma: questo il contenuto della lettera ricevuta in mattinata da Teate Scherma a firma del dirigente comunale di settore.

“Resta l’amaro in bocca per i modi in cui questa decisione è stata presa e ci è stata comunicata – scrivoo ancora da Teate Scherma – dopo anni di lavoro per garantire alla città un nome nel mondo della scherma. Il nostro obiettivo sarebbe quello di restare sul territorio ma i prezzi dei privati risultano inaffrontabili per una realtà come la nostra. Non resta altra soluzione che rivolgersi a comuni che si dimostrino più interessati alla pratica della nostra disciplina, che porta sempre tante medaglie all’Italia e che è un peccato non vedere rappresentata in un capoluogo di provincia”.

La città di Chieti perde così l’ennesimo tassello di una realtà sportiva che va sempre più sgretolandosi. Viene da chiedersi se l’amministrazione avrà l’interesse e la forza di fermare l’emorragia prima che il tessuto sportivo cittadino si dissangui completamente.

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