“Spremuta d’incubo”, a Pescara la prima personale dell’artista Giorgia Mascitti

SPAZIO SEI in Piazza dei caduti del mare n. 6 a Pescara accoglierà – dal 21, dalle ore 18, al 26 gennaio 2023 – la mostra d’arte contemporanea, curata da Marcella Russo, dell’artista Giorgia Mascitti dal titolo SPREMUTA D’INCUBO.

La mostra rappresenta per l’artista un momento importante, essendo la sua prima personale con opere che nel site-specific, intendono stupire e colpire i visitatori.

Nove grandi carte verticali che scendono dal soffitto e occupano gran parte della scena espositiva, danno vita ad un allestimento scenografico che sovrasta gli ospiti e li “obbliga” ad alzare, insieme allo sguardo, la soglia di attenzione; li chiama ad osservare i particolari e a “vivere” l’emozione generata dall’allestimento che “crea tensione tra allucinazione e realtà”.

L’assenza di colore, usando l’artista il solo bianco e nero, enfatizza l’intenzione della Mascitti di “mostrare quel mondo onirico che lei stessa crea, dove istinto, inconscio e consapevolezza, è la credibile interpretazione di uno scenario immaginario, che per l’appunto si mostra allo spettatore, quanto più reale possibile” – come scrive M. Letizia Paiato nel suo accompagnamento critico.

Nel contempo, le grandi carte che vengono giù dal soffitto e in cui campeggiano strane figure –  animali o antropomorfe, mostri o uomini senza volto, e che rimandano all’immaginario di robot, creature mitiche o di fantasia – pare rimandino, attraverso i contesti di “paesaggi urbani o scorsi di natura di mondi surreali a mondi distopici, in rovina, allucinati, catastrofici, claustrofobici, come già detto, infine, apocalittici, dove la fine appare concretamente imminente”, osserva ancora la Paiato.

E del resto è il titolo stesso –last but non the least – a richiamare il cul de sac in cui l’uomo si è cacciato e dal quale osserva, nella realtà, la possibile conclusione del mondo.

Potente ispiratore si questi lavori, sembra essere il saggio “La Pietra della Follia” del cileno Benjamín Labatut che convintamente dichiara la vita odierna essere più simile ad un incubo“collettivo e paranoico…dal quale non abbiamo più accesso al reale e che verità e follia potrebbero essere sintomi della stessa malattia e che il prezzo che paghiamo per la conoscenza è la perdita della nostra capacità”.

Giorgia Mascitti, è nata a San Benedetto del Tronto (Italia) nel 1995. Vive e lavora a Pescara. Consegue il diploma di Secondo Livello in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata; inizia a esporre in varie mostre collettive fra spazi pubblici e privati, e partecipa a residenze e premi.

Fra le collettive si segnalano: UPCYCLE, Ambasciata Italiana a Berna (CH) 2022, fase finale della Residenza delle arti a cura di Antonello Tolve e Silvio Mignano; Fantasie di avvicinamento, Museo Crocetti, Roma 2022; Giardini dell’arte IV ed., Yag Garage, Pescara 2021 (vincitrice nel 2020 della sezione Arti Grafiche); Ritratto a mano 6.0 (RAMO) residenza d’artista con Francesco Arena e a cura di Giuliana Benassi, Giuseppe Pietroniro e Angelo Bucciacchio, Giulianova (TE) 2021; Come se il tempo si fosse tutto rannicchiato, da dietro in avanti e da avanti all’indietro, Galleria Centometriquadri, Santa Maria Capua Vetere 2020; 69^ Premio G.B. Salvi, Sassoferrato, Ancona 2019.

Dal 2022 fa parte del gruppo OMAR, un organismo che vive di imprevedibilità intervenendo in spazi non adibiti all’arte. Fra le iniziative di OMAR: Omar al Trullo, a cura di MIXTA, Francavilla Fontana, (BR); Omar da Mauro, a cura di Omar, Roma.

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