Stretta della Finanza a Pescara nei controlli anti-contagio da Covid-19
PESCARA – Prosegue la capillare attività di controllo economico del territorio da parte dei militari della Sezione Anti terrorismo Pronto Impiego del Gruppo Guardia di Finanza di Pescara, meglio noti come Baschi verdi.
Negli ultimi 10 giorni il Gruppo di Pescara ha effettuato 140 controlli, finalizzati in primis a sensibilizzare i cittadini sulla necessità del rispetto della normativa vigenti e, nei casi più gravi e ostentati, ad elevare le previste sanzioni, all’esito dei quali sono stati verbalizzati 10 responsabili tra operatori economici e cittadini.
In particolare durante i predetti controlli i Baschi Verdi hanno individuato la palese attività di una palestra di Pescara sud che, malgrado i divieti imposti dalla normativa anti-covid, era aperta al pubblico, sanzionando quattro persone –la titolare e 3 clienti che si stavano tranquillamente allenando, nonostante l’obbligo di chiusura dell’attività e, peraltro, senza neppure mascherine di protezione e residenti fuori città. In precedenza sono state anche arrestate due persone cinquantenni conviventi, la donna straniera e l’uomo italiano, residenti a Montesilvano per resistenza ed oltraggio a Pubblico Ufficiale e danneggiamento ai beni dello Stato.
Gli stessi, entrambi, con precedenti per reati contro la Pubblica Amministrazione, fermati di notte nei pressi della stazione ferroviaria di Montesilvano, per la contestazione di specifiche violazione in materia, resistevano e inveivano verso gli operanti, danneggiando anche l’autovettura di servizio. Nella giornata successiva, previa convalida degli atti, con “Giudizio Direttissimo” l’uomo è stato condannato con applicazione anche della “misura cautelare dell’obbligo della presentazione alla P.G.”, confermando i reati contestati dai Finanzieri.
Il contributo nei controlli da parte della Guardia di Finanza, proseguirà anche nei prossimi giorni con specifiche risorse dispiegate, d’iniziativa o a titolo di concorso con le altre FF.PP, nell’ambito del dispositivo deciso in prefettura, ordinati e coordinati dalla locale questura.