Sui pascoli, prima gli abruzzesi: approvata dalla Regione una rivoluzionaria normativa etica
AVEZZANO – Una norma che rivoluzionerà l’affidamento dei pascoli nella regione, quella approvata dal Consiglio regionale. Prevede che a beneficiare dell’utilizzo dei pascoli sui terreni di uso civico sia per primo chi ci vive, chi ci ha lavorato per generazioni e continua a lavorarci, stabilendo canoni di affitto calmierati e uguali per tutti i residenti, in modo da non escludere dalle concessioni di pascolo chi non si può permettere di rialzare il prezzo per vincere l’asta.
“Tra le importanti misure approvate ieri in Consiglio regionale c’è una norma che ritengo abbia un valore superiore sebbene non faccia riferimento ad alcuno stanziamento economico, con una connotazione etica particolare: per i nostri pascoli prima gli abruzzesi!” – lo dichiara il vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura Emanuele Imprudente. “Da quando mi sono insediato in Regione – dice Imprudente – ho ascoltato per mesi il grido di allevatori locali e operatori del settore in occasione degli incontri organizzati in tutta la regione, persone stanche di una situazione più grande di loro, un vero e proprio sistema che, pur nel rispetto formale della legge, impedisce lo sviluppo locale della zootecnia attraverso l’utilizzo dei pascoli delle nostre zone interne per finalità che poco hanno a che fare con l’allevamento, un sistema salito alla ribalta delle cronache dopo l’operazione contro la mafia dei pascoli nel messinese”.
Soddisfatta la domanda locale di pascoli la platea dei beneficiari si può estendere ai comuni limitrofi, alla provincia, alla regione e, in ultimo, all’esterno.
“Ci tenevo molto – afferma Imprudente – perché ritengo che oltre all’aspetto etico tale norma comporti un’opportunità per lo sviluppo locale, un’opportunità per i giovani che possono cominciare a trovare spazi ed attenzione in un mondo lavorativo fortemente votato al sacrificio, e infine possa rappresentare un volano ed un incentivo per le nostre aziende e le nostre filiere ad investire in loco. Ringrazio le associazioni di categoria per la completa condivisione della norma ed il gruppo della Lega in Consiglio regionale, in primis la consigliera Antonietta La Porta”.