“Suite d’inverno” e “Là dove gli umani”: doppia presentazione al Castello Orsini e alla Galleria Studiounoripartiamodazero di Avezzano per l’artista Giancarlo Maria Bisegna
Due anni sono trascorsi dall’ultima première dell’opera Racconto Breve Pittorico Musicale, il 1 ottobre del 2022, allorché l’artista Giancarlo Maria Bisegna presentava – in una dimensione pioniera – opere in formato Non Fungible Token ( in acronimo NFT).
Oggi, l’artista ripropone, nella presentazione di sabato 16 novembre 2024, due opere dal doppio formato. Un racconto breve pittorico musicale dal titolo SUITE D’INVERNO e un romanzo LA’ DOVE GLI UMANI. Doppio formato perché la première si tiene presso il Castello Orsini Colonna alle ore 17, seguita dal vernissage alle ore 18:30 presso la Galleria Studiounoripartiamodazero a P.za Castello in Avezzano.
Con il racconto breve pittorico musicale, SUITE D’INVERNO, Giancarlo Maria Bisegna riprende le fila del discorso iniziato nel 2022; “un itinerario creativo in NFT con una nuova sequenza di opere digitali su supporto statico” scrive il critico Marcello Guido Lucci. Le tele contengono immagini prodotte al computer, con una tavoletta grafica ma accolgono tutte le emozioni e i sentimenti che animano l’artista e che possono essere ben percepiti perché la sincerità espressiva è garantita dalla rapidità esecutiva e dalla intensità cromatica, sebbene in assenza di quello spessore materico che i colori tradizionali, nelle diverse tipologie, di solito conferiscono alle opere. Anzi – rinforza il critico – “si sa che la prontezza nella comunicazione porta più facilmente alla sincerità espressiva”.
Per SUITE D’INVERNO sedici dipinti digitali che accolgono stati d’animo dell’autore – ora stupore e rammarico come in LEI, 2024, ora dolore in DISTACCO, ora tormento in RIMORSO – ma anche la denuncia delle diseguaglianze sociali in RINNEGO, l’ipocrisia in MASCHERE, la speranza in STORMO, il recupero dei valori primari dell’esistenza come in RITROVO e quindi, liberatorio e salvifico, SUITE NO che rappresenta la “stigmatizzazione di un modello di società risalente alla notte dei tempi ma che purtroppo persiste sotto forme diverse anche nel mondo contemporaneo; l’umano deve ancora fronteggiare il disumano”, scrive ancora il critico Lucci.
Dunque, un’attenzione sensibile e potente, quella dell’artista, che si serve dell’arte non in quanto fine a se stessa ma per sostenere posizioni e idee rivolte “alla vita pubblica, alle problematiche sociali, all’individuo nella sua imprescindibile umanità”, connotandola del suo sentire più autentico. La coesistenza della narrazione – pittorica e musicale – cui l’artista affianca la componente digitale, apre a scenari futuri della computer art e della pittura tradizionale tutti da esplorare.
Un viaggio attraverso un eden post apocalittico dove il destino si intreccia in una trama avvincente e ricca di mistero, è l’icona spaziale del romanzo LA’ DOVE GLI UMANI.
Affrontando temi e interrogativi filosofici – come il libero arbitrio, la concezione darwiniana di libertà e la reazione delle libere intelligenze di fronte alle sfide della società – il romanzo narra di personaggi complessi che sono profondamente consapevoli che la società sta cambiando e, insieme ad essa, anche le loro vite; luoghi iconici perché ricchi di simbologie e significati si stagliano sullo sfondo del romanzo che, nel viaggio, offre deviazioni verso territori oscuri – quando affronta la morte di un giovane – e ne prende spunto per affrontare tematiche di fanatismo e metamorfosi politiche. Insieme ai protagonisti, si intrecciano ad essi una serie di personaggi singolari che stuzzicano la curiosità del lettore/osservatore e che rendono la trama complessa e articolata. Un’aura futurista è consegnata al romanzo dalla presenza di elementi tecnologici avanzati: clonazione e Intelligenza Artificiale.
Il lettore sarà costantemente in tensione; quell’ ‘arousal’ che è attivazione di eccitazione, di interesse, di concentrazione di fronte ad uno stimolo importante, quello del “guanto lanciato in sfida” a riflettere sulla ipercomplessità dell’intelligenza umana e della sua interazione con il mondo metaumano. Il romanzo offre una storia mixata di elementi fantasy e filosofici che, lungi dall’essere pesante o incomprensibile, è invece caratterizzata da una ricca prosa musicale; e della musica, l’autore è un vero professionista.