Sulla favola del risanamento dei Crua interviene il segretario provinciale della Filctem-Cgil Roberto Moretti
L’AQUILA – In relazione alla situazione del Crua, riceviamo e pubblichiamo la nota che segue a firma del segretario provinciale Filctem-Cgil, Roberto Moretti.
«A fine maggio chiedevamo un incontro urgente alla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio regionale dell’Abruzzo, preoccupati dalla situazione del Consorzio di Ricerca Unico d’Abruzzo a seguito del mancato trasferimento di parte delle risorse dell’annualità 2021 previste dal Piano economico finanziario di risanamento relativo al periodo 2021-2025 e della mancata ripresa dell’attività lavorativa.
Il giorno successivo, il vicepresidente della Giunta regionale annunciava lo stanziamento di 200 mila euro a favore del CRUA al fine di proseguire nel processo di risanamento. Ma, ad oggi, ancora non ci sono certezze su quello che sarà il futuro del Consorzio.
Va detto che il Piano economico finanziario di risanamento, parallelamente alla previsione di contributi straordinari al CRUA da parte della Regione Abruzzo nelle annualità dal 2021 al 2025, prevedeva una graduale ripresa delle attività del Consorzio lungo due linee direttrici: la valorizzazione della qualità dei prodotti agro-alimentari del territorio regionale, da un lato, e il controllo integrato delle acque, dall’altro.
Tali attività sarebbero dovute iniziare sin dal mese di marzo 2021, consentendo agli undici dipendenti ancora in forza di ritornare a svolgere la propria attività lavorativa.
Dipendenti che hanno usufruito di trattamenti di sostegno al reddito dal mese di marzo 2020, in coincidenza con l’inizio della pandemia; e non senza difficoltà visto che non percepiscono assegni di integrazione salariale dal periodo successivo ad ottobre 2021.
Lavoratrici e lavoratori del Crua ad oggi, a più di un anno di distanza dalla data presunta per la ripartenza delle attività, ancora non vedono prospettive concrete per tornare a lavoro.
Lo stesso piano di risanamento prevedeva una serie di attività da riavviare gradualmente, a cominciare dalle analisi chimico fisiche dei terreni e da quelle in favore dei Servizi Idrici Integrati, con la partecipazione, da definire nelle modalità, dell’Istituto Zooprofilattico.
Il Consorzio è un centro di eccellenza nel settore agricolo e potrebbe, inoltre, svolgere un ruolo importante anche con riferimento al Centro di ricerca di alta formazione sull’agro-alimentare e al polo universitario destinato agli studi sull’agricoltura che nascerà ad Avezzano, progetto del Comune di Avezzano e dell’Università degli Studi di Teramo.
Per quanto riguarda le attività di controllo integrato delle acque, ciò che auspichiamo è che l’attività e,
soprattutto, le potenzialità del Consorzio possano essere messe a sistema con tutto ciò che concerne il
servizio idrico integrato della Regione Abruzzo.
Nei prossimi mesi dovranno essere prese decisioni importanti sull’attuale assetto gestionale delle acque abruzzesi e, anche qui, vediamo una grande opportunità per il Crua: in un’ottica di gestione pubblica delle acque sul territorio regionale, il Consorzio potrebbe svolgere un ruolo centrale sul controllo preventivo delle stesse.
Tra circa due settimane scadrà il periodo previsto dall’ultima domanda di accesso al Fondo di solidarietà per i dipendenti in forza al Crua. Chiediamo, pertanto, di essere ricevuti nel più breve tempo possibile dal vicepresidente della Giunta regionale per conoscere lo stato di avanzamento del rilancio delle attività del Consorzio e lo stato di attuazione del Piano economico finanziario di risanamento». Filctem-Cgil, Provincia dell’Aquila, Roberto Moretti.