Tagliacozzo. Approvata la mozione a tutela degli ospedali marsicani

TAGLIACOZZO – Il Consiglio Comunale di Tagliacozzo, riunitosi nel pomeriggio in seduta straordinaria, ha approvato a larga maggioranza la mozione a tutela degli ospedali marsicani. Ha votato a favore anche il gruppo di “Tagliacozzo Unita” di Vincenzo Montelisciani con il consigliere Romana Rubeo.

Unico astenuto, il consigliere di minoranza, l’ex sindaco Maurizio Di Marco Testa, che ha parlato anche a nome di Angelo Poggiogalle, assente. Da sottolineare che il testo della mozione è stato elaborato e condiviso dal capogruppo di “Tagliacozzo Unita”, Vincenzo Montelisciani, e da tutti i consiglieri di maggioranza. Nel documento si chiede che “gli interventi, le azioni e gli atti amministrativi di natura sanitaria della Regione Abruzzo, debbono tendere a mantenere, ovvero a potenziare e riqualificare il presidio ospedaliero di Tagliacozzo; che ogni decisione contraria al mantenimento e al potenziamento dei servizi sanitari offerti dall’”Umberto I”, sia rivisitata e modificata da competenti organi politici e amministrativi della Regione Abruzzo e che nell’ambito di una seria impellente riorganizzazione dei servizi sanitari del territorio marsicano, specialmente a causa del periodo emergenziale in atto, venga considerata la concreta possibilità che il presidio ospedaliero di Tagliacozzo, possa prestare soccorso al sistema sanitario marsicano e provinciale mediante il trasferimento di tutti quei servizi sanitari che, gravando su altre strutture ospedaliere maggiori, la dirigenza sanitaria locale riterrà opportuno ricollocare nella nostra struttura”.

Fin qui il documento del Consiglio comunale. Su un argomento di così grande rilevanza, per il bene di tutti i cittadini appartenenti ad ogni “risma” politica, vogliamo concederci una piccola riflessione che ci riporta a fatti di una storia ultrasecolare, precisamente alla guerra dei Sette Anni.

Le recenti dichiarazioni in libera uscita provenienti da istituzioni aquilane e alcune maliziose e deleterie considerazioni di bottega locali, stanno a dimostrare – in ultima analisi – come si lavora in favore del Re di Prussia. Ovvero, come si prepari la propria sconfitta facendo il gioco dell’avversario, fingendo di combatterlo. Taluni personaggi della politica aquilana e, perché no, anche di questi paraggi, somigliano molto a quel dignitario di Corte di Luigi XV, il principe di Soubise, che per sua dabbenaggine provocò la più umiliante sconfitta dell’esercito francese.  Lavorò, appunto, per il Re di Prussia.

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