Tagliacozzo celebra l’anniversario del terremoto del 1915 dal quale fu risparmiata. Domani la solennità per il Beato Oddo che la salvò dal sisma del 1703
AVEZZANO – Oggi 13 gennaio, la Città di Tagliacozzo ricorda il tragico terremoto del 1915 che colpì la Marsica e Avezzano, provocando decine di migliaia di morti.
Pur essendo a pochi chilometri dall’epicentro, venne risparmiata dalla distruzione e fu centro operativo per i primi soccorsi e rifugio per i sopravvissuti e sede provvisoria degli uffici pubblici e della Curia diocesana.
Tagliacozzo come ogni anno partecipa alle celebrazioni in onore della Beata Vergine Maria dell’Oriente e di Sant’Emidio Vescovo e Martire, per commemorare l’anniversario del disastroso sisma.
“La memoria di quella tragedia sia sempre viva nelle nostre menti e nelle menti delle future generazioni per non dimenticare tutti coloro che persero la vita improvvisamente e i grandi sacrifici e le grandi sofferenze sopportate dai sopravvissuti che ebbero l’arduo compito di ricostruire spiritualmente e materialmente i nostri paesi e la nostra Terra”, questo il messaggio del Sindaco Vincenzo Giovagnorio.
Alla commemorazione del Terremoto del 1915 si aggiunge, sabato prossimo 14 gennaio, la Solennità del Beato Oddo da Novara, monaco certosino che visse e morì a Tagliacozzo sul finire del XII secolo, del quale quest’anno si celebra l’825º anno dalla morte e il cui Corpo è conservato nella Chiesa Madre dei Santi Cosma e Damiano.
Il Beato Oddo nacque a Novara nel 1100, fu professo certosino nella Grande Chartreuse, dopo varie vicissitudini in Italia e Jugoslavia, quando ormai aveva circa 90 anni venne inviato dal Papa Clemente III a fare da confessore alle nostre Monache benedettine.
Trascorse i quasi dieci anni di permanenza a Tagliacozzo in una piccola cella costruita presso il monastero, impegnandosi nella preghiera, lettura, lavoro, conduzione della chiesa del convento e predicazione efficace.
Molti miracoli accompagnarono la sua attività a Tagliacozzo e proseguirono dopo la morte avvenuta il 14 gennaio 1198.
Pio IX ne approvò il culto e il titolo di beato il 31 maggio 1859, fu molto onorato nei secoli trascorsi specie da Tagliacozzo che fu l’unica cittadina della regione a scampare al tremendo terremoto del 14 gennaio 1703, giorno della sua festa.
“L’Amministrazione comunale, ha ripreso e prosegue un’antica consuetudine, e offrirà al Beato un cero votivo a nome della Città di Tagliacozzo”, conclude Giovagnorio.