Tagliacozzo. Scarichi abusivi nei collettori delle acque bianche del Cam. Morgante: «Faremo subito chiarezza»
AVEZZANO – Scarichi abusivi nei collettori delle acque bianche del Consorzio Acquedottistico Marsicano, la Presidente Manuela Morgante promette chiarezza e interventi concreti in tempi brevi.
L’anomalia è stata accertata dagli stessi tecnici del Cam nel corso di un sopralluogo, effettuato ieri, a Tagliacozzo, dove sono ripresi da giorni i lavori per la realizzazione del nuovo depuratore. L’importante infrastruttura costata 2 milioni e 364mila euro, finanziata in parte dalla Regione Abruzzo e in parte dal Cam, permetterà alla città di colmare ogni deficienza in termini di depurazione.
È la stessa Morgante che ci spiega l’accaduto e le cosa intende fare il Cam nei prossimi giorni: «Tra il 2013 e il 2014 i tecnici del Cam hanno presentato una richiesta di adeguamento del depuratore di Tagliacozzo perché ci si era resi conto delle deficienze di quell’impianto – ha commentato il presidente Manuela Morgante – da lì è partito poi l’iter che ha permesso al Consorzio di avere un sostanzioso contributo da parte della Regione che, unito agli investimenti propri, ha dato il via alla realizzazione del nuovo depuratore. Parallelamente all’apertura del cantiere è stata ottenuta un’autorizzazione provvisoria da parte dell’Arta Abruzzo per continuare a utilizzare quello esistente. Il depuratore doveva essere terminato nel giro di qualche mese, ma a causa del blocco dei lavori per l’emergenza coronavirus il cantiere dovrebbe essere chiuso entro il 20 dicembre». Proprio durante un sopralluogo relativo allo stato dei lavori ripresi il 18 luglio dopo lo stop per l’emergenza Covid, la squadra di tecnici guidata da Tonino Di Cesare si è resa conto di quello che stava accadendo. «I nostri tecnici ieri mattina si sono recati sul posto per un sopralluogo anche alla luce delle sollecitazioni che ci sono arrivati da più parti nei giorni scorsi e si sono accorti che c’erano delle anomalie – ha concluso il presidente Morgante – in un nostro collettore dedicato dove convogliano delle acque bianche ci sono degli scarichi abusivi di cui non conosciamo la natura. Abbiamo già avviato delle ulteriori verifiche per fare luce sull’accaduto e capire da dove arrivano questi scarichi non conformi di cui il Cam ignora al momento la provenienza».