Tagliacozzo. Trova una pecora agonizzante tra i rovi e la salva. Lieto fine per “fiocco”
Tagliacozzo – Fiocco è il nome di una pecorella che venerdì scorso alle ore 16, è stata trovata agonizzante in boschetto interno di via delle Macchie a Tagliacozzo da Debora Blasetti, educatrice cinofila e cittadina di Tagliacozzo. Durante la passeggiata pomeridiana con il proprio cane, Debora ha notato che quest’ultimo ha iniziato ad agitarsi ed abbaiare in modo preoccupato, come se volesse segnalarle qualcosa di anomalo.
“Ho pensato fosse un istrice o altro animale selvatico, invece giunta sul posto ho trovato questa pecora adulta, intrecciata nei rovi che si muoveva sofferente ma non si alzava. Ho provveduto subito a liberarla dai rovi ma senza ottenere nulla, rimaneva a terra senza riuscire a tirarsi su”.
Nel tentativo di aiutare la pecora è senza poter ricevere assistenza immediata dalle autorità, Debora è tornata di corsa a casa per lasciare il proprio cane, ha preso la macchina che ha parcheggiato a circa cento metri dal ritrovamento e con l’aiuto di un amico ed un telo, ha avvolto la pecora e l’ha trascinata delicatamente fino all’auto per portarla a casa nel tentativo di salvarla.
“Il giorno dopo ho contattato la Asl per assicurarmi che non avesse un bolo endoruminale. Il medico non ha dato molte speranze riguardo lo stato di salute della piccola, però considerando la mia volontà di aiutarla, mi ha prescritto degli antibiotici e il lunedì seguente, un veterinario esperto di ovini, mi ha descritto un quadro clinico poco entusiasmante”.
Sembrerebbe infatti che la pecora sia stata condotta nel luogo di ritrovamento, malmenata fino a farle perdere l’uso della parte sinistra del corpo (occhio, orecchio e riflessi degli arti) le sono stati lesi i nervi e la colonna vertebrale.
Per far fronte a una situazione particolarmente delicata il medico ha prescritto farmaci per tentare il recupero dell’occhio, antibiotici per abbassare la febbre e della fisioterapia per cercare di farle acquisire nuovamente i movimenti o, almeno, non ledere ulteriormente i nervi. Da tre giorni Fiocco è tornata a mangiare di gusto, ovviamente grazie alla sua padrona che la imbocca ogni due ore. Ancora non riesce al alzarsi poiché non ha muscoli ed è molto denutrita, ma pian piano la situazione sembra migliorare.
“Mi dicono che qui si usa “sbarazzarsi” di animali inutili, invendibili o sterili in questo modo, io, nel mio piccolo sto provando con quel che posso ad aiutare questo splendido animale. Fiocco adesso ha la sua famiglia, e comunque rimarrà con noi (in piedi o sdraiata) perché noi non badiamo alle forme. Non mi sono mai occupata mai di una pecora, quindi accetto consigli e l’aiuto di chi ne sa più di me”.
Una storia a lieto fine che fa tirare un respiro di sollievo nella speranza che vengano abbandonati questi comportamenti crudeli e sprezzanti nei confronti di una creatura considerata senza valore. È lodevole l’ impegno di Debora nell’aver salvato l’ animale che ha subito la crudeltà dell’uomo.
Debora Blasetti è un educatore cinofilo, studia come tecnico veterinario ed è appassionata di etologia, entomologia, zoologia. Lavora nell’ambito delle relazioni animali-bambini.