Taglieri (m5s): nessuna notizia sui comitati aziendali covid-19 nelle asl abruzzesi
Pescara – “La costituzione dei Comitati Aziendali Covid-19 all’interno delle Asl italiane è prevista dal “Protocollo per la prevenzione e la sicurezza
dei lavoratori della Sanità, dei Servizi Socio Sanitari e Socio
Assistenziali in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19”, firmato
il 25 marzo scorso da CGIL, CISL e UIL e riconosciuto dal Governo.
Peccato che in Abruzzo di questi organi interni alle Aziende Sanitarie
non si veda nemmeno l’ombra. A nove mesi di distanza dall’accordo,
solamente la Asl di Teramo, con delibera del 3 dicembre, ne ha
proposto la costituzione in notevole ritardo, mentre dai vertici delle
altre Asl abruzzesi non si hanno notizie. Una cosa inaccettabile,
soprattutto alla luce del caos quotidiano che si vive nella nostra
sanità. Mai come adesso, la presenza di questi Comitati di garanzia,
formati da figure con doveri di gestione della sicurezza e da
rappresentati dei lavoratori col compito di verificare il rispetto
delle normative anti-contagio tra il personale sanitario all’interno
dei presidi ospedalieri, sarebbe fondamentale per controllare ciò che
succede nelle strutture. Basti pensare a Lanciano, dove migliaia di
euro sono stati spesi per rimuovere le tende presenti e installare
container invece di attuare modifiche strutturali al Pronto soccorso
aumentando il livello di sicurezza. O ancora a Ortona, dove vengono
cancellati, con ulteriori risorse pubbliche, i lavori portati a
termine pochi mesi fa per la creazione di percorsi Covid. In questa
confusione il rischio di allargamento del contagio può aumentare
ancora, ed è per questo che ho depositato un’interrogazione in
Consiglio regionale in modo da avere risposte chiare sul perché nessun
Comitato di garanzia della sicurezza sia stato costituito”.
La denuncia arriva dal Vice presidente della Commissione Sanità
Francesco Taglieri (M5S), che entra nel dettaglio: “La logica del
protocollo anticontagio è di realizzare un bilanciamento tra la
necessità di consentire lo svolgimento delle attività e quella di
garantire il diritto alla salute, con la continuazione delle attività
lavorative consentita solo in presenza di condizioni idonee a
garantire adeguati livelli di protezione. Tra le varie previsioni, il
protocollo specifica ad esempio la regolazione degli accessi da parte
di soggetti esterni alle aziende, l’organizzazione di spazi comuni per
prevenire assembramenti, la pulizia e la sanificazione degli spazi,
l’accesso del personale agli spogliatoi rispettando le distanze di
almeno due metri tra un operatore e l’altro. Tutte previsioni di legge
che il datore di lavoro ha il dovere di mettere in pratica per
garantire il massimo livello di sicurezza per il personale sanitario,
ancora in prima linea nella battaglia al Covid”.
“È qui che deve entrare in gioco il ruolo di vigilanza e controllo
essenziale del Comitato, per far in modo che ogni regola in materia di
sicurezza sia rispettata fino in fondo. Ma se nessuno li istituisce,
viene meno anche lo strumento di controllo. Ed è questo ciò che sta
succedendo in Abruzzo. Io ho intenzione di andare a fondo, per
conoscere quale sia l’effettivo stato di attivazione in ogni zona
della regione e per capire cosa abbia intenzione di fare il
centrodestra nei confronti di chi sia responsabile di eventuali
inadempienze”, conclude.
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