Taglio della Riserva del Borsacchio. Dino Pepe (Pd): “Marsilio e la sua maggioranza arroganti e sordi. Bocciato il nostro emendamento”
Nei giorni scorsi i cittadini avevano raccolto 23mila firme contro questo drastico taglio della Riserva
L’AQUILA – Il Consiglio Regionale abruzzese, nella giornata odierna, è tornato a discutere in merito alla riperimetrazione della Riserva Naturale del Borsacchio, come modificata da un emendamento votato dalla maggioranza di centrodestra del Presidente Marsilio in virtù del quale la superficie tutelata passerà da 1100 ettari a soli 24 ettari.
È stato, infatti, depositato, discusso e bocciato l’emendamento a prima firma Dino Pepe, sostenuto da Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani, Francesco Taglieri, Pietro Smargiassi, Giorgio Fedele, Barbara Stella e Domenico Pettinari, che riportava la discussione indietro nel tempo al giorno prima la discussione dell’ultima finanziaria.
“Avevamo chiesto buonsenso e rispetto verso la comunità rosetana e teramana nel suo complesso: non si può vanificare con un blitz notturno il lavoro fatto, seppur con ritardo – dichiara il Consigliere Regionale Dino Pepe -, negli ultimi due decenni, ma bensì è necessario fare della condivisione e del confronto due virtù essenziali per una buona amministrazione.
Appare assurdo che mentre il Vicepresidente Emanuele Imprudente, delegato per materia, lavorava a quattro mani con il Comune di Roseto per istruire le osservazioni e incanalare le proposte nel giusto iter, la stessa maggioranza del centrodestra, a firma di Emiliano Di Matteo, Umberto D’Annuntiis, Federica Rompicapo e Simona Cardinali, cancella la Riserva.
Ci saremmo aspettati oggi un ripensamento di fronte alle 23.000 firme raccolte e depositate. Abbiamo invece assistito ad una risposta disinteressata, se non arrogante, da parte del centrodestra abruzzese e teramano.
Ancora una volta tutti i rappresentanti teramani sono rimasti silenti, come avuto sulla rete sanitaria regionale, commissariati da diktat di partito che tutto fanno meno che tutelare la nostra Provincia.
La richiesta del Sindaco di Roseto, audito in conferenza dei capigruppo, puntava alla necessità di tornare alla perimetrazione originale per poi continuare un confronto positivo e proficuo tra tutti i livelli istituzionali: in questa direzione i provvedimenti approvati all’unanimità dall’assise civica rosetana in seduta straordinaria e poi l’adozione del Piano Assetto Naturalistico a conclusione dell’iter di competenza comunale.
Una richiesta caduta nel vuoto – continua il Segretario di Presidenza del Consiglio Regionale abruzzese Dino Pepe -, uno schiaffo ad una comunità che su un tema di vitale importanza aveva avuto la maturità di convergere su una posizione unanime, oltre gli schieramenti e le contrapposizioni partitiche, di rispetto per il nostro territorio.
Errare è umano, perseverare è diabolico. Questo l’unico commento possibile di fronte ad un agire sordo da parte di una maggioranza che evidentemente non riesce ad imparare neanche dai propri errori.
Un blitz notturno e due bocciature da parte della maggioranza Marsilio sul tentativo di correggere un errore drammatico chiudono l’iter di questa consiliatura: da parte nostra continueremo a chiedere in ogni sede politica che tale ferita sanguinante venga sanata, ferma restando la possibilità di ricorrere in altre sedi contro un intervento normativo fuori da ogni logica.
Non si tratta di chiaroveggenza – conclude il Vice Capogruppo del PD in Consiglio Regionale -, ma di conoscenza e memoria: come avvenuto sul parco Sirente Velino saranno altri autorevoli esponenti a bocciare lo scippo della giunta Marsilio”.