Teatro dei Colori, a Pescina e Trasacco in scena “Il Gatto senza Stivali” per gli Itinerari  dell’Arcobaleno Estate 2024

A cura del Teatro dei Colori per la Rassegna Teatro Ragazzi ITINERARI  DEL’ARCOBALENO ESTATE 2024, con la direzione artistica di Gabriele Ciaccia, si segnala lo spettacolo IL GATTO SENZA STIVALI che verrà rappresentato dalla Compagnia GLI ALCUNI presso Pescina e presso Trasacco.

Più precisamente a Pescina la rappresentazione sarà il 6 agosto al CHIOSTRO TEATRO SAN FRANCESCO  alle ore 21:15; sempre alla stessa ora, la seconda performance sarà a Trasacco,  il 7 agosto presso lo SPAZIO TORRE FEBONIO.

Autore della trasposizione teatrale, a partire dalla originale fiaba di Perrault, Sergio Manfio che, coadiuvato nella regia da Laura Fintina, dirige gli attori Tullia Dalle Carbonare e Simone Babetto.

La rappresentazione nella tecnica del teatro d’attore con pupazzi, presenta un incipit decisamente perraultiano e segue quindi la tradizione: un vecchio mugnaio muore e lascia i suoi beni ai tre figli: a Ginone il mulino, a Gino l’asino e a Ginetto, il più giovane, un gatto.

Comincia per i tre fratelli una nuova vita ma… Gino, con il suo asino se ne va a lavorare in un circo; Ginetto, su richiesta esplicita del gatto gli compra un gran cappello e un paio di stivali; Ginone, pur avendo ricevuto un bene importante come il mulino, non è affatto contento anzi! è piuttosto invidioso dei fratelli e, invaso dalla rabbia, ferma le pale e gli ingranaggi del mulino. All’improvviso, ecco venir fuori dal mulino una strega! E’ la strega Bulai che dorme e non si sveglia mai! A meno che non si fermino i meccanismi del mulino che, nel loro andare e andare le fanno da ninna nanna. E’ arrabbiatissima perché non può più dormire… a quel punto, Ginone le racconta tutto l’accaduto e la strega decide di vendicarlo.

Così si intrufola, per combinar guai, nel castello dove ora vive Ginetto con la bella principessa; ma il gatto è all’erta e cerca sconfiggerla ma non ci riesce. Gli viene in aiuto un tacchino che gli riferisce quel che era accaduto al mulino; ecco allora che il gatto corre al mulino, rimette in funzione la ruota e, utilizzando una conchiglia, cattura il suono della ruota e lo fa ascoltare a Bulai che, catturata dal suono, si riaddormenta per non svegliarsi più!

Non ci si aspetti un classico spettacolo di fiaba; innanzitutto, la trasposizione teatrale ha introdotto elementi e trovate originali poi, il pubblico sarà direttamente coinvolto sia nel ritmare i tempi della narrazione sia intervenendo con suggerimenti e danze.

L’originale e curiosa reinterpretazione della fiaba, suggerisce che non c’è limite all’uso della creatività, soprattutto quella infantile, che va cercata, perché si può nascondere sotto le piccole cose, e va stimolata e nutrita perché possa dar fiori e poi frutti.