Teramo. Diffida della Provincia alla Società Autostrade
La decisione dopo la chiusura del casello di Roseto dei Abruzzi a tempo indeterminato
TERAMO – Il giorno 11 dicembre la Provincia di Teramo ha inviato una diffida alla società concessionaria dell’autostrada A/ 14. A renderlo noto è stato il Presidente della Provincia Diego Di Bonaventura.
Chiaro il monito di Di Bonaventura affinché si provveda in modo solerte al ripristino della “piena fruibilità e funzionalità del casello di Roseto degli Abruzzi e del relativo tratto autostradale” .
Dopo la chiusura del casello autostradale di Roseto sulla A14, (in uscita per chi proviene da nord e in entrata per chi è diretto verso nord), la Provincia ha provveduto a diffidare la Società autostrade. Auspicabile da parte del presidente Di Bonaventura anche un ristoro economico per l’utenza , compresa la temporanea riduzione dell’entità dell’attuale pedaggio.
Ricordiamo che la chiusura del casello era stata decisa da Autostrade dopo il sequestro, disposto dal gip di Avellino, delle barriere sul viadotto dell’A14 che passa sopra la statale 150 del Vomano nell’ambito di un’inchiesta della Procura campana sulla sicurezza di numerosi viadotti italiani. La Provincia segue con circospezione le successive evoluzioni del caso “e con riserva di adottare ogni più opportuna azione per la tutela degli interessi di questa Amministrazione e dell’intera collettività provinciale, e chiedo di essere edotto degli intendimenti e delle iniziative che la Società in indirizzo intenderà al riguardo adottare” queste le parole del Presidente Di Bonaventura.
“Nel braccio di ferro fra l’ufficio ispettivo territoriale del Ministero delle Infrastrutture e Autostrade per l’Italia mezzo Paese, durante l’esodo natalizio, è sotto scacco per i disagi creati dai sequestri e dai cantieri – aggiunge Di Bonaventura – l’autorità giudiziaria chiede la sostituzione delle barriere new jersey ritenuti non sicuri dopo gli elementi emersi durante il processo per la cosiddetta strage di Acqualonga: quaranta persone che hanno perso la vita dentro il bus precipitato dal viadotto. Sono decine i viadotti sequestrati da questa estate e i danni li pagano i cittadini, le imprese, gli autotrasportatori. Semplicemente inconcepibile paralizzare la viabilità senza intervenire concretamente”.
La chiusura del casello autostradale di Roseto degli Abruzzi è a tempo indeterminato, dunque c’è da supporre che potrebbe persistere fino a quando sarà mantenuto il provvedimento giudiziario di sequestro.
La situazione determinatasi, che appare destinata a durare per lungo tempo, crea un notevole pregiudizio alla circolazione autostradale e all’intera comunità. Il traffico veicolare è dirottato sulla statale 16, strada che attraversa numerosi centri abitati dove si determina un notevole aumento del rischio di incidenti e certamente dei livelli di inquinamento dell’aria.
Conclude Di Bonaventura: “Questa vicenda sottolinea impietosamente l’arretratezza delle nostre infrastrutture: un Paese senza una viabilità veloce alternativa all’Autostrada con la Pedemontana ferma da anni, senza una linea ferroviaria ad alta velocità lungo la dorsale appenninica e con la rete di strade provinciali a pezzi dopo anni di mancate risorse per le manutenzioni. Forse è arrivato il momento di cominciare ad agire, il Paese non è solo nord: gli investimenti sulle grandi opere di collegamento servono a fare l’Italia più di ogni altra cosa. Anche dal Ministero delle infrastrutture deve arrivare una presa di posizione netta visto il protrarsi di una situazione che rischia di diventare drammatica in territori già messi a dura prova dai terremoti”.