Terremoto dell’Aquila. Legnini Commissario alla Ricostruzione
Ironico “Buon Lavoro” dal Presidente della Regione Marsilio
L’AQUILA – Garbata ma evidente polemica fra il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il neonominato Commissario alla ricostruzione post sisma dell’Aquila 2006, Giovanni Legnini, ex Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, attualmente consigliere regionale di minoranza e avversario proprio di Marsilio alle ultime elezioni regionali come candidato Presidente del centrosinistra.
Nel pomeriggio, infatti, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha firmato il decreto di nomina di Legnini a Commissario per la ricostruzione post sisma 2006, che succede a Piero Farabollini. In seno al Consiglio regionale, peraltro, al posto di Legnini subentra Pierpaolo Pietrucci, primo dei non eletti del Pd nel collegio dell’Aquila.
Alla nomina di Legnini non è mancato l’immediato commento, fra il sarcastico, l’ironico ed il polemico di Marco Marsilio: “Prendo atto che finalmente, a poche ore dalla scadenza della proroga, il Governo ha deciso di nominare un nuovo Commissario alla ricostruzione del sisma 2016/17 nella persona di Giovanni Legnini, al quale formulo gli auguri di buon lavoro. La scelta di nominare un quarto Commissario in meno di quattro anni è indicativa delle difficoltà con le quali è stata affrontata la ricostruzione nel cratere dell’Italia centrale: non vorrei che la mancata conferma dell’incarico a Piero Farabollini suonasse solo come una ‘bocciatura’ della persona, nascondendo sotto il tappeto la ‘polvere’ dell’incapacità dei governi e dei parlamenti che si sono succeduti ad offrire risposte concrete ed efficaci ai territori colpiti dal sisma, tuttora impantanati in una infernale macchina burocratico-amministrativa. A poco servirà avere un nuovo Commissario se non sarà accompagnato da uno sforzo convinto e deciso del Governo nel fornirgli gli strumenti normativi e le risorse umane e strumentali indispensabili per una vera svolta, come chiedono inascoltate da anni le Regioni, le Province e i Comuni all’unisono.
Per la Regione Abruzzo, confrontarsi con un Commissario del proprio territorio può rappresentare un’opportunità di maggiore ascolto e sensibilità per affrontare il tema – delicatissimo – del ‘riequilibrio’ dei pesi della ricostruzione, che vedono da tre anni l’Abruzzo penalizzato da una quota del 10% largamente inferiore ai dati e ai fabbisogni reali: sottoporrò subito a Legnini questo tema, con il dovuto equilibrio e la necessaria fermezza, sperando che i rappresentanti delle altre Regioni non vogliano insistere nel mantenere una ripartizione iniqua e ingiustificata, e che Legnini stesso non si faccia ‘condizionare in negativo’ dalla sua appartenenza territoriale nel timore di non apparire super partes di fronte agli altri territori. La Regione Abruzzo continuerà a offrire piena e leale collaborazione istituzionale al Commissario che, ne sono certo, saprà spogliarsi del suo ruolo di leader politico e di partito per mettersi a sua volta al servizio del territorio e dei cittadini che attendono risposte che non possono più tardare”.
Polemiche a parte, noi ci auguriamo che il quarto commissario sia anche l’ultimo e che si arrivi presto a definire finanziamenti, progetti e inizio dei lavori ancora necessari per portare a conclusione la ricostruzione del nostro capoluogo di regione.