Terzapagina, esercizi di stile: una Storiella Italiana
Dopo “La Lunga Estate Calda”, “I Tartassati”, che poi sarebbero gli “Italiani Brava Gente”, avendo già subìto il “Contagio” ad opera del “Virus Letale”, si sono accorti che “La Banda degli Onesti” in realtà ha compiuto il solito “Italian Job” sotto la direzione del famoso “Prigioniero di Zenda”, tenuto in ostaggio da “Fra Diavolo”!
Ora, tenendo ben presente che siamo quasi al “Mezzogiorno di Fuoco”, ci si chiede da più parti se sia ancora in atto la “Sfida all’OK Korral” oppure sia solo il fatto che, qualcuno, inebriato dal “Profumo del mosto selvatico”, abbia deciso di iniziare la “Revolution”, si sia inerpicato così lungo “Sentieri selvaggi”, percorsi in genere solo da “I Cavalieri del Nord-Ovest” e stia gridando a squarciagola “Tu piccolo uomo bianco, io grande cacciatore” e qualcuno gli risponda “Corvo Rosso non avrai il mio scalpo”!
Ma in questa commedia orchestrata dal “Piccolo grande uomo”, con “La donna della domenica” che vuol primeggiare, terminata la fase caratterizzata da “Una poltrona per due”, durante “Il silenzio degli innocenti”, ecco arrivare qualcuno a dire: “E’ una sporca faccenda tenente Parker”!
Ed egli, Parker, non può che fare il segno di “V – Come Vendetta” ed attendere che chi sia stato “Sotto dieci bandiere” torni a dare la sua “Parola di ladro”, evocando i “Fantasmi a Roma”, richiami in servizio “Un borghese piccolo piccolo” e, nel “Giorno della civetta”, sperando che “Dio c’aiuti”, non debba sentirsi dire “Dio perdona io no”, oppure “Sono Sartana, vendi la pistola e comprati una bara” che sarebbe il segnale di mettere “Giù la testa” nel “Nome della rosa”!
Forse lunedì “Dieci piccoli Indiani” daranno vita alla “Leggenda degli Uomini straordinari”, ma c’è sempre il rischio che ritorni “Frankenstein Junior” a reclamare “Il Trono di Spade”, novello “Harry Potter” a conoscenza della “Camera dei Segreti”!
Chiaramente né “La Squadra” e neanche “La Scorta” potranno impedire che torni il “Grande Caldo” o che scenda su tutti “Il Grande sonno”, certamente sempre dopo che si sia verificato il solito “Matrimonio all’Italiana”…
Però, in fin dei conti, resta sempre il solito dubbio: “Chi ha incastrato Roger Rabbit”?