Terzapagina fotografica – Luciano Bovina e le foto in giro per il mondo
Ho conosciuto Luciano Bovina attraverso FB e grazie a mio fratello e scorrere le sue immagini ha significato riandare con la memoria ai tanti numeri di Epoca e Life, visti e studiati da ragazzino mentre mio nonno faceva voltare le pagine.
La fotografia di Luciano Bovina è fotografia di reportage: ma questa affermazione è insufficiente a descrivere le sue immagini che non sono solo cogliere l’attimo presente, e fissare un documento, ma sono descrizione, racconto, un po’ come quelli di Emilio Salgari che descrisse tanto bene popoli, ambienti e luoghi e situazioni in giro per il mondo.
E Luciano Bovina ha fatto proprio questo: in giro per il mondo, perché ha viaggiato a lungo e in diversi luoghi della terra, ha fissato le immagini che descrivono mille storie.
Non solo paesaggi si trovano nelle sue raccolte e non solo uomini e donne di ogni dove, ma c’è anche uno stile compositivo che sa di arte fotografica e pittorica, e c’è il fissare immagini che sono autentiche opere d’arte fotografica.
I suoi volti sono un esempio di rapporto fra soggetto e fotografo. Il primissimo piano serve a lui per descrivere meglio il soggetto, fissarne il carattere e forse anche l’anima attraverso lo sguardo.
E poi ci sono immagini più particolari che sono meno reportage ma più fotografia, arte fotografica più propria.
Tra di esse figura anche un esempio stilistico quasi alla “Magritte”.
E’ stato assai difficile fermare alcune immagini della lunga carrellata del suo archivio, perché ogni voltar pagina ha significato scoprire un altro pezzetto di mondo, un altro racconto, una fabula della realtà che Luciano Bovina ha fissato con l’amore di chi sa guardare il mondo attraverso quel piccolo oculare che è quasi uno spioncino se non un occhio magico sulla realtà.
E infine, come nella famosa lirica di Quasimodo, c’è un canto alla sera, all’imbrunire imminente che segue il tramonto sul mondo…