Terzapagina – Quegli “alieni” che son fra noi…

A guardare dentro un microscopio c’è la possibilità di accorgersi della esistenza di un altro mondo che, pur essendo fra noi, non ci appare chiaramente e va pensato, almeno finché non si vada a guardare dentro l’oculare.
Alghe, protozoi e batteri: minuscoli esempi di un altro genere di vita che pur interagisce col nostro mondo.

E poi, quell’altro gruppo di entità, la cui appartenenza ai ” mondi della natura” appare sempre incerta nella sua possibile attribuzione: i virus! I batteri son visibili già al microscopio ottico mentre per i virus occorre ricorrere a quello elettronico.E il mondo che si apre dinanzi ai nostri occhi è quello delle immagini che seguono.

Sono immagine che pur nella loro bellezza, tuttavia, re-inviano qualcosa di inquietante. Innanzitutto, ci sono invisibili sino a che non manifestano la loro presenza scatenando una qualche malattia.
Le immagini sembrano provenire da un mondo “altro” rispetto al nostro e quelle entità mostrate sembrano avere qualcosa di “alieno”, estraneo al mondo che conosciamo e, in qualche modo, ci rimandano al pensiero che il nostro mondo vive accanto al loro e che, attraverso i loro ospiti, può entrare drammaticamente in contatto.
Spesso ci vien la domanda di dove si originino questi virus
Nella storia dell’evoluzione, le origini dei virus non sono chiare: alcuni possono essersi evoluti dai plasmidi o da altri organuli, o come prodotti di degradazione del DNA di una cellula, o ancora come RNA. L’evoluzione per i virus è un importante mezzo di trasferimento genico orizzontale, il che aumenta la loro diversità genetica. I virus sono considerati da alcuni biologi come una forma di vita, poiché sono possessori di materiale genetico, si riproducono e si evolvono attraverso la selezione naturale. Tuttavia, sono privi di alcune importanti caratteristiche, come la struttura delle cellule e un metabolismo. Poiché possiedono alcune, ma non tutte le caratteristiche, i virus sono stati spesso descritti come “organismi ai margini della vita”, quasi un ponte tra mondo animato e quello inanimato.
Molti virologi hanno descritto gli habitat originari di alcune specie di virus in specifiche aree del mondo. Ad esempio l’Ebola virus, si sarebbe sviluppato nei fiumi della foresta pluviale del Congo (Zaire) e come variante ad esempio del Marburg virus.

Marburg virus.jpg
Marburg Virus

La febbre emorragica di Marburg sembrò derivare da scimmie africane ugandesi.
A partire dal focolaio di gestazione iniziale, il virus si annida in un animale ospite e passando in un altro ospite può evolvere e mutare e così sino ad arrivare all’uomo.
Anche questo meccanismo dimostra la insidiosità di queste entità che, tuttavia, hanno anche parenti utili, infatti molti virus partecipano attivamente ai fenomeni naturali sulla nostra Terra.
Conoscere il loro mondo può essere assi utile anche perché ci ricorda che, in fondo, non siamo i veri padroni del nostro mondo…
Le armi che abbiamo contro di loro, a parte i vaccini, possono esser gli antivirali oppure, e sarebbe il caso di un interessante meccanismo di guerra ai batteri in genere, i “fagi” ovvero virus dei batteri, che potrebbero sostituire gli antibiotici.
Magari, col tempo si scoprirà un virus dei virus… P.S.: Le immagini sono di repertorio.-

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