Terzapagina – Un professore-scrittore al Maiorana di Avezzano

Giornata im portante all’Istituto Ettore Maiorana di Avezzano il 18 dicembre scorso con l’ospite d’onore professore Guido Saraceni, docente di Filosofia del Diritto e Informatica Giuridica presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo, blogger affermato e autore del romanzo “Fuoco è tutto ciò che siamo”. L’incontro è stato il proseguimento naturale della “staffetta di lettura” realizzata circa un mese prima, il 15 novembre, all’interno del progetto nazionale “Libriamoci”, inteso ad aumentare e promuovere le letture.
Nel Nostro Paese, nonostante la presenza di folte schiere di lettori che raggiungono anche i 50-60 libri letti all’anno, esiste una consistente fetta della popolazione, con età assai variabile – ci sono giovani e giovanissimi ma anche adulti, che non leggono neppure un libro all’anno. Contro questo stato di cose, l’iniziativa voluta e promossa dal Dirigente Scolastico prof. Piero  Buzzelli, costituisce un esempio da seguire.

L’incontro è stato coordinato dai docenti del Dipartimento di italiano ed ha rappresentato lo spazio utile dove far incontrare narrazione, lettura ed interpretazione, infatti, la studentessa Francesca Lippolis e la professoressa M. Cristina Tatti si sono alternate nella lettura di pagine rappresentative del testo, vestendo rispettivamente i panni dello studente Davide Manfredi e del professore Giulio Lisi e così continuando e ripetendo l’esperienza della staffetta di un mese prima.

L’Autore poi, nello spazio destinanto ad una sorta di intervista, ha presentato ed illustrato personalmente il romanzo e ha affrontato le problematiche tipiche dei giovani, prendendo spunto dalle vicende dei protagonisti, rispondendo peraltro alle domande ed alle curiosità esposte dagli studenti intervenuti.

Sono stati offerti spunti di riflessione sull’importanza della cultura per vincere l’ignoranza e sul bisogno di credere in se stessi e nei propri sogni, in un mondo dove si sogna sempre meno e i pochi sogni lasciano davvero pensare.

L’Autore sì è opposto alla visione di chi crede che i giovani di oggi siano tutti svogliati e superficiali, ribadendo con forza la necessità di accendere il fuoco dentro ogni adolescente. “A renderci capaci di tutto, – ha detto – non è la forza di cui disponiamo, ma l’intensità del nostro desiderio”. In realtà, il desiderio con l’età decresce, si impoverisce ed allora occorre quasi reimmergersi nella propria dimensione adolescenziale, forse mai davvero completamente sopita, per ritrovare slancio vitale e proseguire nella crescita che deve nascere e continuare sull’onda del desiderio di essere…

Un momento nell’aula magna
La folta partecipazione degli studenti
Un momento più riservato

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