Torna il grande appuntamento con “Il Jazz italiano per le terre del sisma”
L’AQUILA – “Il Jazz italiano per le terre del sisma” torna anche nel 2022 con un’edizione che rafforza l’impegno in prima linea nelle terre del cratere delle quattro regioni coinvolte – Abruzzo, Lazio, Marche e
Umbria – confermando il coinvolgimento e l’organizzazione della Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” e il coordinamento operativo dell’associazione Jazz all’Aquila. Le date saranno le seguenti:
27 agosto – 3 settembre : cammino e concerti tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo
3 e 4 settembre a L’Aquila: oltre 200 musicisti, 12 location nel centro storico.
Programma generale (in aggiornamento): https://bit.ly/3z95bph
L’evento è promosso e sostenuto dal Ministero della cultura , il Comune dell’Aquila-Progetto Restart , è promosso da Regione Abruzzo, con il sostegno del Main Sponsor SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di NuovoIMAIE , di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, dei molti partner tecnici coinvolti.
Il progetto prenderà vita il 27 agosto a Camerino con un evento musicale per poi dare inizio alla quarta edizione del Cammino solidale ( una settimana di concerti e trekking nel cuore delle Terre del Sisma tra le regioni sopracitate) , la conclusione, come ormai da tradizione, a L’Aquila, nel centro storico, con due giornate piene di grandi concerti (3 e 4 settembre).
L’edizione del 2022 vede l’omaggio della due giorni aquilana a Pier Paolo Pasolini e Charles Mingus – dei quali si celebrano i 100 anni dalla nascita – evidente già dal titolo scelto per la manifestazione dalla direzione artistica “ In molti sogni, la verità che è in noi ”;
omaggio che si concretizzerà in un programma aperto alla ricerca artistica, il filo rosso che lega idealmente questi due giganti del ‘900, all’elogio della diversità, al viaggio che, dando spazio a molti musicisti eccellenti, attraverserà i “molti sogni” del Jazz Italiano.
Da sottolineare anche l’importante lavoro di tutte le associazioni che fanno parte della Federazione per apportare un arricchimento alla manifestazione, con la realizzazione di eventi collaterali, concerti, incontri, progetti multimediali, laboratori per l’infanzia, supporto organizzativo:
l’associazione dei Musicisti Italiani di Jazz, quella dei festival I-Jazz, Italia Jazz Club, Associazione Il Jazz va a scuola insieme all’Associazione delle Etichette Indipendenti di Jazz (ADEIDJ) e dei Fotografi italiani di Jazz (AFIJ) hanno contribuito a creare e consolidare quella visione diversificata, aperta e integrata voluta dalla direzione artistica portando ognuno la propria parte, la propria esperienza, e sottolineando così il ruolo della Federazione, da sempre impegnata nella grande manifestazione portata avanti nel rispetto di solidarietà, inclusione, coralità.
La direzione artistica , come scelto dalla Federazione già dal 2020, vede tre diverse voci che si sono impegnate per quasi un anno a costruire il programma delle due giornate aquilane: quest’anno, infatti, la triplice firma sul calendario è di Riccardo Brazzale (musicista, direttore artistico Vicenza Jazz Festival), Claudio Filippini (musicista) e Francesco Mariotti (direttore artistico Pisa Jazz).
Inoltre anche il sindaco Biondi è intervenuto nella presentazione lasciando anche un piccolo pensiero su questo appuntamento : “Questa manifestazione è cresciuta nel corso del tempo e ogni anno ha contribuito all’arricchimento della città.
Grazie al generoso contributo di Siae e alle risorse stabilmente stanziate dall’Amministrazione siamo riusciti a dare continuità all’iniziativa ed è notizia di qualche settimana dell’istituzione all’Aquila della prima orchestra giovanile di jazz che rappresenta un modello a livello nazionale.
Abbiamo assistito progressivamente a un trasferimento di valori, competenze e conoscenze sui territori.
È questo uno dei compiti principali della cultura, fatta non solo da eventi di intrattenimento e persone: essa contribuisce allo sviluppo, alla emancipazione e al riscatto delle comunità ed il nostro compito, con appuntamenti consolidati come la maratona jazz di settembre, è favorire la massima fruizione di appuntamenti che sono parte integrante del percorso non solo fisico e materiale di ricostruzione in atto“.