Torna l’appuntamento con il “Meteo Giardinaggio” di Espressione24. Luca Sardella ci parla della “Magia del Mandorlo”
L’AQUILA – Il meteo di Bernardi sappiamo cosa ci riserverà per i prossimi giorni e il gelo tardivo dallo stesso evocato potrebbe essere un problema per l’Agricoltura ma non per la pianta che oggi andremo a descrivere con Luca Sardella.
Quella descritta dal pollice verde d’Italia e da sua figlia Daniela nella puntata de “la Volta Buona” di giovedi scorso, è una pianta molto conosciuta e dal nome particolare : Prunus Amigdalus, in “arte” il mandorlo.
Al pari del ciliegio, il mandorlo è anch’esso appartenente al comparto dei prunus, caratteristica famiglia appartenente alle rosacee ed avente la proprietà di mettere prima i fiori che le foglie.
Cerchiamo di capire qualcosa rispetto alle leggende che governano questa pianta. Amigdalus era il nome frigio di Cibele rappresentante cioè la Dea Madre e quindi simbolo di fecondità di fertilità.Proprio questa particolarità si pone alla base del motivo per cui durante i banhetti nuziali si lanciano e si regalano i confetti la cui anima è rappresentata appunto dalla mandorla.
Altra leggenda vuole che Fillide convinta per sbaglio che il suo amato Acamante fosse morto nella guerra di Troia si lasciò morire.
Quanto Acamante tornò per abbracciarla non la trovò più trasformata così lo è stata dalla Dea Atena in un mandorlo il quale all’atto dell’abbraccio di Acamante all’albero lo vede sbocciare in fiori bellissimi e profumati.
Coltivare il mandorlo è molto semplice visto che vive bene dappertutto e non ha bisogno di particolari cure.
Attenzione all’amigdalina, una particolare sostanza presente nelle mandorle amare la quale, a contatto con gli enzimi e i batteri presenti nello stomaco e nell’intestino è in grado di trasformarsi in cianuro.
Qualora si dovesse scegliere in un vivaio questa pianta ricordiamo che il mandorlo da frutto è il prunus dulcis mentre l’albero da fiore per il giardino è il prunus triloba.
Lo chef Bernardi ha descritto ciò che è in grado di fare con le mandorle e precisamente uno smuti, ovverosia una specie di frullato, fatto con dell’avocado ridotto in crema insieme al quale amalgamare delle gocce di estratto di carota con l’aggiunta di bacche di goji, un pochino di olio extravergine di oliva le mandorle essiccate e una puntina di moringa.
(A cura di Mauro Nardella)