Tra le onde dell’antico Lago. La storia della poco conosciuta “Battaglia del Lago del Fucino”
TRASACCO – Con questo articolo vogliamo iniziare con voi, cari lettori, un viaggio che vi porterà a tastare con mano la storia che è passata lungo le sponde del Lago del Fucino. Penso che non vi sia luogo – anche se tutt’ora non presente realmente – più ricordato dai marsicani tutti, che siano di Tagliacozzo oppure di Aielli stazione: il Lago del Fucino continua a vivere all’interno del cuore degli abitanti della Marsica anche se la trasformazione del lago in piana a sfamato mezza Marsica.
Comunque oggi vi prenderemo per mano ed in qualche modo vi portiamo lungo le sponde dell’antico Lago per raccontarvi di una storia di guerra e di coraggio. Siamo nell’89 a.C, ovvero durante l’ultimo anno della famosa e ahimè strumentalizzata “Guerra Sociale”, quando un’armata romana comandata da Lucio Porcio Catone e da Caio Mario il giovane (figlio del celebre Caio Mario) si scontrò con una armata appartenente alla Lega Italica. Tale battaglia si svolse lungo le sponde del Lago del Fucino, ma non sappiamo realmente dove. Comunque, la battaglia fu cruenta e alla fine la spuntò la Lega Italica visto che venne ucciso in battaglia Lucio Porcio Catone. A tal proposito Luigi Pompili Olivieri, negli Annali di Roma ci scrive: “L’altro console Catone imprese a domare i Marsi e li batté in vari incontri: ma la battaglia combattuta presso il Lago Fucino fu per esso fatale. I nemici (la lega italica) riportò la vittoria, e Catone, colpito da una freccia scoccata dai suoi, cadde morto all’istante”. Tale passo ci racconta anche la sfortuna di Catone, colpito da una freccia del suo esercito, oggi lo chiameremo “fuoco amico”.
In questa fortunata battaglia partecipò anche Quinto Poppedio Silone uno dei comandanti della Guerra Sociale; ma fu la classica vittoria di Pirro, visto che i romani riuscirono ad occupare Corfinium la capitale della Lega Italica. Ed il povero Poppedio Silone morirà nell’88 a.C nello scontro finale con Roma presso Teanum Apulum (l’odierna San Paolo di Civitale in provincia di Foggia). Il grande storico greco Plutarco, nella sua magnifica opera Vite Parallele parlando della vita di Catone il giovane ci racconta un curioso aneddoto riguardante Poppedio Silone che, parlando con i nipoti di Marco Livio Druso, dice: “Orsù, fate in modo che in favore nostro preghiate lo zio ad adoperarsi per i nostri diritti.”
Nella prossima storia vi racconteremo di Claudio, della sistemazione del Lago del Fucino e della sua famigerata moglie.