Tragedia di Cerchio. Domani, nella chiesa di Aielli Stazione, l’addio a Sara
AVEZZANO – Domani alle 15,30, nella chiesa parrocchiale San Giuseppe di Aielli Stazione, sarà celebrato, dal parroco Don Luigi Incerto, l’addio a Sara Sforza, la giovane ventiquattrenne di Aielli morta a causa di un incidente frontale sulla Tiburtina, nella zona del Centro Commerciale Le Ginestre, fra Cerchio e Celano, provocato da un sorpasso azzardato, a forte velocità, effettuato di un’auto condotta da J.A., 25 anni, marocchino.
La salma della giovanissima vittima è stata esposta dalle 15 nella sala dell’obitorio dell’ospedale di Avezzano, dove sarà possibile darle un omaggio o un ultimo saluto fino alle 15 di domani, 5 Gennaio. Subito dopo inizierà l’ultimo ritorno ad Aielli per la piccola Sara, dove si terranno i funerali in una comunità letteralmente distrutta e impietrita dal dolore. La famiglia ha chiesto il massimo della riservatezza e del rispetto per il dolore e per la stessa Sara. In questo solco, dimostrando grande sensibilità e grande senso di responsabilità, oltre che una rara opportunità, il Sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, ha proclamato il lutto cittadino.
Questo giornale, con tutta la sua redazione e i suo collaboratori, si stringe attorno alla famiglia e alla comunità di Aielli così duramente colpite. Noi non ci saremo domani ad Aielli a seguire i funerali di Sara, per lo meno non come giornale, per fare la cronaca di questo evento. Non faremo articoli, non faremo foto, né altro. Rispetteremo la richiesta dei familiari e il lutto della comunità aiellese. Insomma, fino a nuove notizie ufficiali, se ce ne saranno, relative all’inchiesta su questa tragedia, preferiamo restare in silenzio. Quel silenzio che avremo voluto vedere più praticato in questi giorni e che, invece, troppo spesso, è stato rotto da dichiarazioni spesso fuori dai toni e fuori luogo. A tal proposito vogliamo citare la frase di chiusura del film di Federico Fellini “La Voce della Luna”, pronunciata da Roberto Benigni: “Eppure io credo che se ci fosse un po’ più di silenzio, se tutti facessimo un po’ di silenzio, forse qualcosa potremmo capire…”.
Ciao Sara, il Paradiso saprà apprezzare la meraviglia del tuo splendido essere.