Tragedia nel carcere di Castrogno, detenuto di 20 anni si toglie la vita nel giorno del suo compleanno
TERAMO – Tragedia nel carcere di Castrogno a Teramo, dove un detenuto di 20 anni si è tolto la vita, nel giorno del suo compleanno. A fare la drammatica scoperta il compagno di cella che lo ha trovato impiccato alla finestra del bagno alle primi luci dell’alba.
Si tratta del secondo caso nel giro di pochi mesi: a gennaio infatti si è suicidato un 37enne.
Sul posto i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane. La salma è stata poi trasferita all’obitorio di Teramo in attesa delle disposizioni del Pm di turno.
Nello stesso carcere si trova anche la madre della vittima che, saputa la notizia, ha avuto un malore.
“Un altro suicidio in carcere. Un’altra sconfitta dello Stato di diritto. Questa volta a Teramo, dove un detenuto giovanissimo ha deciso di farla finita impiccandosi nella sua cella, nel giorno del suo compleanno.
Siamo di fronte ad una strage infinita. Mi chiedo a quante altre tragedie ‘annunciate’, perché di questo si tratta, dobbiamo assistere, prima che si intervenga sulle condizioni disumane degli istituti di pena. Ad oggi il senso di impotenza, è per me devastante.
Recentemente ho visitato la Casa Circondariale di Castrogno, dove ho potuto constatare di persona una situazione che definire critica è solo un eufemismo: sovraffollamento, eccessivo uso di psicofarmaci, problemi legati alle visite specialistiche dell’Asl e ovviamente agenti in sottorganico”. Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
“Un drammatico filo rosso unisce tutte le nostre carceri: le disumane condizioni di vita che riguardano tutti, detenuti e agenti, in perenne sotto organico. Una situazione che non si risolve con nuove fattispecie di reato, come fa questo governo o con continue strette securitarie, ma con un lavoro prima di tutto culturale. Bisogna far uscire dal regime di detenzione chi è affetto da malattie psichiatriche, i tossicodipendenti, che dovrebbero essere seguiti in altre strutture più idonee e tutti coloro che sono in carcere per scontare i cosiddetti reati minori e che potrebbero usufruire delle misure alternative. Le carceri devono essere svuotate, non riempite. E’ ora che anche il Governo dei Patrioti se ne renda conto”, conclude la senatrice.