Trasporti nell’aquilano. Paolucci accusa Giuliante: “Non vuole il bene del territorio e della città”

L’AQUILA – Tagli e riduzioni del servizio di trasporto pubblico per L’Aquila e per il territorio provinciale, la mozione promossa dal Pd, approvata anche dal Consiglio comunale dell’Aquila con i voti della destra, respinto dalla Commissione regionale. E il capogruppo del Silvio Paolucci, lancia il suo “J’accuse” contro il deus ex machina della destra abruzzese, Gianfranco Giuliante, ex An, ex Pd ed ora approdato alla Lega-Salvini Abruzzo.

“Oltre al gioco dei tagli dei collegamenti L’Aquila-Roma, il centrodestra fa anche il gioco delle tre carte, perché oggi in Commissione ha votato contro la risoluzione Pd, la stessa passata anche con i voti della destra in seno al Consiglio Comunale aquilano: è un affronto incredibile, per la città e per il territorio probabilmente imposto da Giuliante”, interviene il capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci.

Silvio Paolucci, capogruppo Pd in Regione

“Qualcuno nella stanza dei bottoni non ha gradito che la Politica facesse l’interesse della comunità. La risoluzione era tesa a fermare una razionalizzazione ragionieristica molto penalizzante per pendolari, lavoratori e studenti – incalza Paolucci – che, con il nuovo piano di esercizio, si vedono sopprime 15 corse fra feriali e festivi nei collegamenti con la Capitale. Ci siamo mobilitati immediatamente per tentare di bloccare una decisione avventata. La nostra, infatti, era una risoluzione di buon senso per impegnare il Presidente della Giunta regionale a sospendere fino alla sentenza del TAR Abruzzo un piano di esercizio mortificante sia per il territorio aquilano che per quello teramano. La Regione evidentemente è decisa a portare a termine questa scellerata decisione di sopprimere numerose corse giornaliere, rifiutando anche il confronto con i rappresentanti delle Istituzioni locali, le parti sociali e i comitati dei pendolari per svolgere un’apposita istruttoria tecnica con l’obiettivo di valutare l’inserimento all’interno della rete dei servizi minimi di quelle corse della “L’Aquila-Roma” in cui vi è una scarsità della domanda e dove non c’è l’interesse dei privati a svolgere dei servizi sicuramente non remunerativi. Nessuna ragionevolezza, dunque, ma una reazione disordinata e stizzita che molto dice sul modo di governare anche un altro settore sensibile qual è quello dei trasporti.

Gianfranco Giuliante Lega Salvini Abruzzo

Un atteggiamento schizofrenico – riprende Paolucci – che sinceramente non comprendiamo, visto che la stessa mozione PD è stata approvata dal centrodestra nel Consiglio comunale e respinta dalla stessa coalizione solo dopo pochi giorni nel Consiglio regionale, luogo invece istituzionalmente deputato dal prendere decisioni in merito ai trasporti. Giuliante e la destra Regionale dicono no al Comune dell’Aquila, confermando la scelta di ridurre l’offerta di mobilità dal Capoluogo di Regione verso Roma, di fatto smentendo clamorosamente il Sindaco Biondi e l’Assessore Mannetti. Occorre immediatamente istituire la Commissione d’inchiesta sui trasporti, ipotesi inizialmente lanciata da Giuliante ed accolta con favore da Marsilio, salvo poi tornare sui propri passi, a distanza di un anno nel quale i trasporti abruzzesi hanno ingranato la retromarcia. La verità è che il centrodestra non è proprio in grado di governare il caos che ha prodotto in un anno di governo anche nella filiera dei trasporti, con servizi di bassissima qualità e nessun rispetto sia per l’utenza che viene lasciata a piedi e costretta a viaggiare in condizioni molto difficili che per il personale dell’azienda stessa che svolge i servizi. La maggioranza non ha voluto neanche prendere in considerazione l’idea di valutare la fattibilità dell’estensione di un titolo di viaggio unico, sulla base del modello peraltro già utilizzato sulla “Pescara-Roma”, con le imprese commerciali mediante accordi operativi, al fine di migliorare la qualità del servizio di trasporto in favore dell’utenza. Tutto questo a chi governa non interessa.  Ancora una volta si tutelano le poltrone e le scelte sbagliate di chi le occupa e non gli abruzzesi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *