Trasversalità Abruzzo, Marcozzi: “Giunta Marsilio e D’Alfonso perfetta continuità tra incoerenza e promesse tradite”

Sara Marcozzi

“Che tutta la politica abruzzese abbia improvvisamente capito l’importanza del tema della trasversalità Tirreno-Adriatico per la crescita economica della nostra regione è sicuramente un dato positivo. Peccato che si arrivi fuori tempo massimo. Lasciando da parte mistificazioni e comunicati stampa propagandistici che stanno arrivando da tutte le parti, la realtà dei fatti dice che prima la Giunta D’Alfonso e poi quella Marsilio hanno dimostrato di avere tutt’altre priorità. Entrambe, infatti, hanno fatto naufragare il passaggio dei porti abruzzesi all’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia da Ancona, rinunciando a creare un collegamento diretto col Mar Tirreno, funzionale alle sfide del futuro. Marsilio aveva dichiarato di farlo nel discorso di insediamento da Presidente dell’Abruzzo, promessa tradita nello spazio di poco tempo. D’Alfonso aveva addirittura preso un impegno scritto, il 24 febbraio 2016, col Presidente del Lazio Zingaretti per far diventare realtà questo passaggio. Una missiva rimasta lettera morta. Da un’incoerenza all’altra, in Abruzzo tutto cambia perché nulla cambi”.

Ad affermarlo è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi: “Sono anni che ripetiamo, sia in Consiglio regionale che sugli organi di informazione, quanto sia determinante ottenere il riconoscimento del corridoio Barcellona-Civitavecchia-Ortona-Ploce in una fase di revisione delle reti transeuropee Ten-T, per mettere l’Abruzzo al centro della cartina geografica d’Europa e rendere il territorio attrattivo per investimenti, infrastrutture e lavoro. Un’occasione che consentirebbe uno sviluppo della nostra regione in ogni sua area, soprattutto in quelle interne troppo spesso dimenticate. La verità però è che chi ha avuto il potere di decidere non l’ha mai fatto. Assistiamo a una chiara continuità da D’Alfonso a Marsilio il quale, dopo aver preso impegni per tutta la campagna elettorale su temi determinanti di una regione che non è la sua, si sta rimangiando diverse promesse. Io non posso essere che felice se, una volta per tutte, i rappresentanti delle istituzioni di ogni ordine e grado abbiano capito l’importanza di questa battaglia storica per lo sviluppo dei prossimi 50 anni dell’Abruzzo, seguendo la posizione che noi, al contrario di altri, teniamo da sempre con coerenza e senza tentennamenti. Speriamo che sia la volta buona, ma visti i precedenti rimango molto scettica su ciò che accadrà nei prossimi mesi”, conclude.

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