Tre speleologi bloccati in una grotta a Roccamorice. Due salvati. Recuperato morto un uomo di Arielli
PESCARA – Si è consumata la tragedia, fra la notte e la mattinata di oggi a Roccamorice. Si è conclusa col recupero della salma di uno dei tre speleologi rimasti bloccati all’interno della grotta Risorgiva a Roccamorice. Sul posto, da ieri pomeriggio, erano al lavoro gli esperti e soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzese.
L’allarme è scattato ieri pomeriggio, sabato 4 luglio, ed è stato dato per tre speleologi rimasti bloccati nella grotta Risorgiva, nel territorio di Roccamorice, alla falde della Majella sul versante pescarese, in una cavità, peraltro, in fase esplorativa che presenta parti strette ed allagate. I tre speleologi sono rimasti bloccati oltre un sifone (un passaggio allagato) che si è riempito a circa 70 metri dall’ingresso.
Dopo ore di lavoro, nella tarda serata di ieri, i soccorritori sono riusciti ad estrarre dalla grotta di Roccamorice due dei tre speleologi rimasti intrappolati nel budello. Le operazioni sono quindi andate avanti alla ricerca del terzo membro del gruppo. La grotta è stata interessata da un forte allagamento. Si è operato in condizioni complicate: con il supporto delle idrovore dei Vigili del Fuoco hanno fatto abbassare il livello dell’acqua, perché gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico poressero penetrare più in profondità nella grotta.
Quando le condizioni del livello dell’acqua lo hanno permesso, quindi, gli uomini del Soccorso Alpino sono riusciti a penetrare in profondità ed a recuperare anche il terzo componente della cordata, composta complessivamente da cinque elementi abruzzesi e marchigiani, purtroppo senza vita. Si tratta di un uomo di 42 anni, di Arielli in provincia di Chieti, il cui corpo è stato estratto da poco dal budello della grotta Risorgiva. Il corpo, ora, sarà trasportato lungo uno stretto sentiero, dalla Grotta fino alla vicina strada, e quindi consegnato alle autorità per tutte le operazioni previste dalla legge in questi casi.
Sul posto, per effettuare e coordinare le operazioni di soccorso, sono state attivate le Commissioni Cnsas Speleosubacquea e Disostruzione per facilitare il passaggio delle zone allagate. Al lavoro la XV Zona Speleo del Cnsas coadiuvata dalla controparte Alpina. Allertati i mezzi del 118 e sul posto sono presenti, a supporti, anche i Vigili del Fuoco. Presente durante le attività di soccorso anche il sindaco di Roccamorice, Alessandro D’Ascanio.