Tribunale di Avezzano. Prosegue la protesta degli avvocati con l’astensione dalle udienze. Affollata l’assemblea all’aperto di oggi
AVEZZANO – Avvocati marsicani presenti, così come molti cittadini, ma anche rappresentanti delle istituzioni questa mattina davanti al Tribunale di Avezzano per l’assemblea pubblica dei legali per salvare il Palazzo di Giustizia.
L’assemblea, condotta dal presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Avezzano, Franco Colucci, ha deciso di proseguire con l’astensione dalle udienze, ma di non procedere all’occupazione del tribunale come chiesto da qualcuno.
Intanto, grazie anche alle pressioni di questi giorni, il front office del Tribunale per i procedimenti civili e penali, è stato riaperto e non chiuderà, anche perché si sarebbe potuta configurare una interruzione di pubblico servizio.
All’assemblea, fra gli altri, erano presenti l’assessore regionale e neo senatore di Fratelli d’Italia, Guido Quintino Liris, il consigliere regionale del M5S, Giorgio Fedele, e la senatrice pentastellata, Gabriella di Girolamo.
Liris ha assicurato il suo impegno in quanto, da assessore regionale alle aree interne, prossimamente ex assessore vista l’elezione in Parlamento, ha ribadito come questa battaglia sia fondamentale per l’intera provincia dell’Aquila e, quindi, appena prenderanno il via i lavori della nuova legislatura lavorerà perché questa vicenda si concluda con esito assolutamente favorevole.
Presente, come detto, anche il Consigliere regionale Giorgio Fedele che ha detto: «Siamo qui oggi per continuare a sostenere con convinzione questa battaglia.
Ad Avezzano, in particolare, siamo arrivati al punto in cui la carenza di organico amministrativo del tribunale è superiore al 65%, questo equivale a non avere più forza lavoro nelle cancellerie per consentire lo svolgimento dei procedimenti in aula, tanto da doverle chiudere.
Un fatto gravissimo visto che non si sta bloccando solo il lavoro di un Tribunale o l’attività professionale del mondo dell’avvocatura, ma nei fatti si stanno ledendo i diritti costituzionalmente garantiti dei cittadini in termini di giustizia, e questo francamente è inammissibile.
L’intervento urgente deve essere messo in campo in primis dal Ministero e dalla Corte d’Appello, che hanno di fatto la gestione del personale nelle strutture. Questo problema non esiste da un giorno, è una criticità nota a tutti e sono anni che chiediamo interventi per invertire la rotta in via definitiva. Io stesso ho avuto incontri particolarmente accesi con i dirigenti del ministero per far assegnare il personale al tribunale, e sono riuscito a far arrivare quelle poche unità che sono state incaricate. Ma questo non risolve la situazione».
Con Fedele anche la senatrice D Girolamo: «Come parlamentari del M5S abbiamo presidiato le commissioni di Giustizia e Bilancio e lo abbiamo fatto con grande spirito di collaborazione.
Lo scopo era far approvare un nostro emendamento che conteneva la proroga, ma soprattutto lo sblocco per le piante organiche che avrebbero finalmente dotato i presidi del personale necessario.
Siamo riusciti in questo intento trovando anche le coperture economiche e ottenendo l’unanimità dei componenti delle commissioni. Ma la Presidente del Senato Casellati, in quota Forza Italia, sottomettendosi alla volontà del ministro tecnico Cartabia, ha di fatto stralciato quella modifica alla legge non facendola neanche arrivare in aula con una forzatura del regolamento, e infliggendo così l’ennesimo schiaffo ai presidi di giustizia del nostro territorio, mandando alle ortiche lo sblocco delle piante organiche per l’assegnazione del personale».
«Una cosa è certa – continuano Fedele e Di Girolamo – noi non abbiamo intenzione di allentare la morsa sul ministero competente. Siamo in prima linea in difesa dei tribunali abruzzesi da quando siamo entrati nelle istituzioni.
La proroga è necessaria ma deve essere il mezzo con cui si raggiunge il risultato finale scongiurando definitivamente la chiusura, altrimenti rimangono boccate di ossigeno sporadiche che non risolveranno mai il problema in via definitiva.
Bisogna riaprire le piante organiche per assegnare il personale alle strutture. Il Tribunale di Avezzano – concludono – non è un piccolo tribunale ma un presidio di giustizia che lavora, e lo fa bene, tutelando il diritto alla difesa di un intero territorio».