Tribunali a rischio chiusura. Nella notte arriva la proroga a Settembre ’23. Marsilio: «Il miglior regalo di compleanno!»
AVEZZANO – Tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto: e alla fine proroga fu.
Fino a settembre 2023 il respiratore meccanico ai quattro tribunali considerati minori è stato riattaccato. Giusto in tempo, qualche altro giorno e sarebbe stato troppo… tardi.
Ora, quindi, ci sono meno d 21 mesi per cercare una soluzione definitiva. Sì, perché, lo sottolineiamo, questa è pur sempre solo una proroga. Il rischio di chiusura e accorpamento permane.
In realtà, e non vogliamo fare da guastafeste, il tempo è anche meno. Il prossimo anno, salvo evoluzioni di tipo dittatorial-totalitariste che comunque non sono mai completamente da escludere, dovrebbero tenersi le elezioni politiche nazionali. A primavera dell’anno prossimo. Settimana più, settimana meno.
E di lì bisognerà considerare che tutto si azzererà e, soprattutto, che tutto sarà rimesso in discussione dai nuovi equilibri politici che si creeranno in Parlamento e al governo nazionale.
E dopo questo tuffo in un po’ di sano realismo, vediamo la reazione del Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio che ha detto di essere felice perché non poteva avere miglior regalo di compleanno, che cade oggi.
A proposito, “Auguri Presidente!”.
Il commento del Presidente della Regione Marsilio alla proroga per i Tribunali
«Alle 4 del mattino le commissioni riunite della Camera hanno approvato all’unanimità la proroga per i tribunali abruzzesi fino a tutto il 2023.
Qualcosa in meno dei 2 anni richiesti, ma molto di fronte allo spettro della soppressione definitiva che sarebbe scattata a settembre.
Non potevo ricevere un regalo migliore per il mio compleanno: ringrazio tutti i parlamentari, a partire da quelli abruzzesi che hanno saputo fare squadra e raccogliere il nostro appello a portare a casa il risultato.
Un ringraziamento speciale a quei parlamentari che, pur non essendo abruzzesi, hanno votato a favore, molti dei quali dopo aver anche sottoscritto e sostenuto l’emendamento da me sollecitato.
L’intero parlamento, nessuna forza esclusa, ha nuovamente espresso la propria volontà.
Questa vittoria adesso dobbiamo farla fruttare fino in fondo. Dobbiamo proseguire nella comune azione per arrivare a una soluzione definitiva, sapendo che non si può continuare all’infinito con proroghe che lasciano nell’incertezza, e alla lunga depauperano e logorano l’attività dei tribunali e di chi vi opera».