Tribunali abruzzesi da salvare. Domani nuova riunione del Comitato dei Sindaci. In quasi venti anni ottenute solo proroghe

AVEZZANO – Ritornano, come nel noto film horror ispirato a Stephen King, i quattro tribunali abruzzesi da salvare, ovvero Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto

Una vicenda che ha avuto i primi rumors fra la fine degli anni ’90 e l’inizio del terzo millennio e che si è trascinata fino ad ora, con il passaggio del 2013 quanto la soppressione fu scritta per tabulas, fra una proroga e un’altra, assicurazioni, promesse, proteste, persino un referendum non ammesso, petizioni popolari e tutto quanto possibile per cercare di mantenere queste quattro sedi giudiziarie, o quantomeno almeno due di esse.

Sono cambiati governi regionali e nazionali, ma il moloch dei quattro tribunali davanti al plotone di esecuzione è rimasto lì.

Il Sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio

Domani 16 ottobre alle 11, presso il Comune di Avezzano, torna a riunirsi il Comitato di difesa dei quattro Tribunali sub-provinciali di Avezzano, Vasto, Sulmona e Lanciano, coordinato dal Sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, “per valutare insieme i passi necessari da fare – si legge in una nota del Comune di Avezzano – e le prossime interlocuzioni politiche da avviare”.

«Fino ad ora, al di là di lettere, carte, appelli e parole, – afferma Di Pangrazio – il gravissimo quadro relativo alle piante organiche sguarnite dei quattro presidi soppressi nel 2012 non ha cambiato tono, è da profondo rosso.

Fra tutti, porto a titolo esemplificativo il caso del Tribunale di Avezzano, che conosco personalmente per ragioni territoriali. 0 risorse amministrative e 0 magistrati arrivati fino ad oggi a rinfoltire l’organico ridotto all’osso: una condizione inasprita da dipendenti sempre più scoraggiati e da turni sempre più lunghi per coprire buchi e necessità.

Una mancanza d’ossigeno – conclude – che riguarda anche la vicina Procura».

E la musica non cambia per Sulmona, un solo elemento ha preso servizio, e negli altri tre distretti interessati dalla mannaia ministeriale.

Come in un rosario doloroso, tra l’altro, si segue l’iter del progetto di legge avviato proprio dalla Regione Abruzzo, che molto lentamente sta facendo il suo iter in Senato.

Progetto a cui si sono accodate anche altre regioni e le cui proposte sono state tutte accorpate a quella abruzzese: «A questo punto – dichiara ancora il Sindaco di Avezzano – potrebbero, quindi, volerci mesi se non anni prima dell’effettiva entrata in vigore della legge di riforma della geografia giudiziaria nazionale».

E questo non è un bene perché significherebbe continuare a vivacchiare, come un malato costantemente ricoverato in rianimazione…

Dal 2013 solo proroghe, nessuna decisione e tribunali che non riescono più a lavorare

E poi c’è l’appuntamento con il “Natale dei Governi Italiani”, ovvero il famoso “Decreto Milleproroghe”, quello dove tutte le forze politiche e i parlamentari infilano qualsiasi cosa pur di soddisfare e tenere tranquilli elettorati, e sostenitori più o meno vicini.

In quel decreto dovrebbe essere contenuta anche l’ennesima proroga della sospensione del taglio delle sedi giudiziarie e, come da un po’di anni a questa parte, si avrà il patema d’animo fino a Natale quando poi, grazie ai Tre Spiriti che appaiono allo “Scrooge” di turno, la proroga si ottiene e tutto riparte da capo dopo il capodanno.

Per adesso, anche se con anticipo, buon… Halloween!